giovedì 25 ottobre 2012

"Vertigine d'acqua" di Nicoletta Di Gregorio: una recensione a cura di Valentino Ceneri

Il titolo della silloge di poesie di Nicoletta Di Gregorio, “Vertigine d’acqua”, è una chiara anticipazione sui contenuti offerti al godimento estetico ma anche alla riflessione -quasi etica- dell’uso delle parole. Attenti alla semantica! quindi.
Perché Elohim non ha ancora diviso le acque al di sopra da quelle al di sotto del firmamento. Camminiamo nell’incertezza del caos primordiale, non ancora diviso tra luce e oscurità, tra giorno e notte.
Sarà l’evocazione del caos primordiale della nascita, che precede di 36 mesi l’acquisizione del linguaggio da parte del bambino?
Sembra proprio che l’autrice metta lì le parole come suoni da armonizzare, come un musicista che prova a ispirarsi direttamente sulla tastiera del pianoforte. Al lettore il compito di rileggere la partitura seguendo il dolce alternarsi delle frasi e dei silenzi.
Ma la raccolta è anche una metafora del tempo presente. Come dire: attenti all’uso saggio delle parole. Questa è la poesia di Nicoletta: una visione profetica delle aporie del nostro postmoderno.
Piovono, infatti, da ogni dove parole senza senso, e, quando sono diventate un fiume di fango e di alberi sradicati, allora è troppo tardi per salvarsi. Questo è l’ammonimento implicito che ricavo dalla lettura del prezioso scrigno poetico: attenti alle parole dette e parlate senza soggetto parlante, in un’atmosfera virtuale, irreale e illusoria nella quale siamo per lo più immersi dai media. Abbiamo diritto di conoscere i significanti prima dei significati.

“Pronto, chi parla?” – “Ma che stai dicendo?

A questo è preposta la poesia: a condensare, a spostare, a scomporre e ricomporre le icone originarie della mente per trasformarle in simboli comunicativi efficaci e veritieri.
E’ la Madre santa, la poesia. Quella che trasforma il pianto in consolazione, dopo aver atteso, pazientemente, che il pianto faccia il suo corso. Per non interrompere il ritmo espressivo dell’umana avventura che inizia con l’angoscia del nascere da trasformare in gioia di vivere.
E’ su questa condizione iniziale che si attarda Nicoletta, lasciando presagire e pregustare la visione divina. E’ con la poesia, infatti -con queste poesie- che possiamo sperare di attraversare la terra di mezzo per arrivare alla terra del “Laudato si’, mi’ Signore, per sor’Acqua…”.

Nicoletta Di Gregorio è nata e lavora a Pescara. 
È Presidente delle Edizioni Tracce. È stata, per 24 anni, Presidente dell'Associazione Editori Abruzzesi, di cui ora è Presidente Onorario.
Ha pubblicato i libri: Volo il tempo, prefazione di Giovanni Marzoli, Edizioni Controvento, 1979; con le Edizioni Tracce: Ai bordi della trasparenza, raccolta di poesie con immagini di Elio Di Blasio, presentazioni di Alberto Cappi, Maria Augusta Baitello, 1989; Circolarità del sogno, prefazione di Plinio Perilli, 1993; I segreti dell’ombra, prefazione di Márcia Theóphilo, 1998; L’alba dell’invisibile, prefazione di Maria Luisa Spaziani, 2001; Il cielo dissolve, prefazione di Dante Maffia, postfazione di Stefania Lubrani, 2004; Il respiro dell’ametista, presentazione di Walter Mauro, 2008.
Ha partecipato a letture pubbliche, manifestazioni e festival nazionali ed europei, tra cui: 43° e il 45° International Writers’ Meeting di Belgrado, organizzato dall’Associazione Scrittori Serbi nel 2006 e nel 2008; Meeting Internazionale della poesia a Parigi nel 2007; Meeting Internazionale ‘Pescara poesia del Mediterraneo’ nel 2009.
Per la sua attività editoriale le sono stati conferiti Premi alla Cultura tra cui: “Premio Histonium” 2000; “Premio Simpatia” 2011; Premio LAAD “Roberto Ciarma e Maria De Paola” 2011; Premio Letterario Internazionale “L’Integrazione Culturale per un Mondo Migliore” 2011 organizzato dal Consolato dell’Ecuador a Milano; Premio Internazionale "Universum Donna" - Sezione Manager & Impresa - VIII Edizione 2012 della Universum Academy Switzerland.
Per la sua attività poetica ha vinto i Premi: Premio Letterario “Poseidonia-Paestum” 2005 e 2012; Premio Letterario “Saturo d’Argento” XVII edizione 2009 sez. Poesia; Premio “Il Delfino” 2009; Premio “Roberto Farina” 2010; Premio “Laudomia Bonanni” 2010; Premio “Anni d’argento” 2010; Premio “Un Bosco per Kyoto” sez. poesia 2010 (con conferimento del titolo di “Cavaliere di Gaia” dall’Accademia Kronos, quale artista sensibile alle tematiche ambientali); Premio di Poesia via sms "Dietro il paesaggio" 2012 dell'Accademia Mondiale della Poesia; Premio "Lago Gerundo" 2012.
Ha ricevuto significativi riconoscimenti in numerosi concorsi, tra i quali: Premio “Palazzo Grosso” 2002; Premio “Città di Marineo” 2003; Premio “Lago Gerundo” 2004; Premio “Via Francigena” 2010.

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