giovedì 18 giugno 2015

Lutto nel mondo della cultura abruzzese: è scomparso Giuseppino Mincione

Si è spento la scorsa notte Giuseppino Mincione, scrittore, latinista e docente universitario.
Per le Edizioni Tracce aveva pubblicato:
Canzoniere della città di Pescara - Canti folcloristici e inni (2001),  Canzoniere gastronomico abruzzese (2003) e Gabriele d'Annunzio e gli autori del mondo classico (Edizioni Tracce - Fondazione Pescarabruzzo 2006).
La cerimonia funebre si svolgerà domani, venerdì 19 giugno, a Pescara, presso la Chiesa del Sacro Cuore.
Giuseppino Mincione è stato docente di Lettere e di Storia comparata delle lingue classiche presso l’Università D’Annunzio di Chieti. Ha vinto numerosi premi, tra i quali il Premio per la poesia latina, consegnato da Paolo VI in Campidoglio a Roma e dall’Accademia Catulliana sul Lago di Garda. Ha contribuito con sei voci alla Enciclopedia Virgiliana della Editrice Treccani. Ha pubblicato numerosi libri ed articoli, ha scritto canzoni in dialetto e inni dedicati ai santi. 

giovedì 11 giugno 2015

Presentato il bando dell'edizione 2015 del Premio Giovani Autori - Fondazione Pescarabruzzo


Una opportunità per tutti i giovani scrittori.
La Fondazione Pescarabruzzo, in collaborazione con le Edizioni Tracce di Pescara, propone anche quest'anno il Premio Letterario Giovani Autori riservato ai talenti che non abbiano superato i 35 anni di età.
Lo scopo è quello di incoraggiare e valorizzare la scrittura e la letteratura giovanile, e favorire la promozione culturale della letteratura italiana. 
Per questo, ogni anno, viene pubblicato un volume di narrativa e un volume di poesia scritti da giovani nati, residenti o domiciliati in Italia. 
La Fondazione Pescarabruzzo e le Edizioni Tracce istituiscono due collane editoriali denominate rispettivamente “Fondazione Pescarabruzzo - Giovani Scrittori” e Fondazione Pescarabruzzo – Giovani Poeti”. 
Possono partecipare alla selezione dei testi, per la eventuale pubblicazione in volume, giovani che alla data del 10 giugno 2015 abbiano compiuto 18 anni e non abbiano superato 35 anni, nati, residenti o domiciliati in Italia
Il bando è esteso anche agli italiani o figli di italiani emigrati all’estero
E' escluso dalla partecipazione chi ha già vinto il primo premio di questo concorso.
Per la partecipazione alla selezione dei testi si prevede il seguente regolamento per l’anno 2015, suddiviso in due sezioni:
a) Narrativa inedita in lingua italiana
b) Poesia inedita in lingua italiana
Per la sezione [a] i dattiloscritti non dovranno superare le 80 cartelle e non dovranno essere inferiori alle 50 cartelle [di circa 30 righe l’una] e potranno consistere in un racconto lungo o in una raccolta di racconti. 
Per la sezione [b] i dattiloscritti non dovranno superare le 80 cartelle e non dovranno essere inferiori alle 50 cartelle [di circa 30 versi l’una].
Le opere dovranno pervenire in numero di 5 copie fascicolate entro e non oltre il 30 giugno 2015 alla
Segreteria Editoriale “Giovani Autori” c/o Edizioni Tracce - Via Giovanni Bovio, 192 - 65123 Pescara. 
Il primo foglio di ogni fascicolo dovrà portare la dicitura “Selezione Editoriale Giovani Autori - Fondazione Pescarabruzzo 2015” edindicare i dati anagrafici di nascita e residenza, indirizzo e numero telefonico dell’Autore, nonché la sezione alla quale l’Autore intende partecipare. 
Il comitato di lettura è composto per il 2015 da: 
Nicola Mattoscio, Nicoletta Di Gregorio e Stevka Smitran, quali rappresentanti della Fondazione Pescarabruzzo, e da Ubaldo Giacomucci, quale rappresentante delle Edizioni Tracce. 
Il giudizio del comitato di lettura è insindacabile. 
Il testo ritenuto migliore per ognuna delle due sezioni verrà pubblicato in volume con copyright riservato per tre anni solo per la stampa e distribuito e promosso a livello locale e nazionale.

http://www.tracce.org/PremioGiovaniAutori.htm

mercoledì 10 giugno 2015

Ubaldo Giacomucci vi dà appuntamento il giovedì 11 e il venerdì 12 giugno agli ultimi incontri prima dell'estate...

Un invito "personale" del nostro Presidente prima della pausa estiva...
Giovedì 11 giugno, alle ore 17.30, presso la Fondazione Pescarabruzzo, in Corso Umberto I 83, a Pescara, verrà presentato E cambia passo il tempo - poesie su L'Aquila (con le foto di Luca Bucci) (Robin Edizioni, Roma, 2014), l'ultimo libro di Anna Maria Giancarli, curatrice, per le Edizioni Tracce, della collana "I Segni del Suono".
Introduzione critica: Michele Fianco
Letture dei testi: Ugo Capezzali
Interpretazioni sonore: Piercesare Stagni
Intervento artistico: Lea Contestabile
Coordina: Nicoletta Di Gregorio
Presenta: Ubaldo Giacomucci

Giorno Venerdì 12 giugno, alle ore 17.30, presso lo Spazio Arte Il Gabbiano, in Viale Regina Margherita 51/3, a Pescara, si svolgerà l'ultimo appuntamento prima dell'estate con l'evento culturale "Tracce d'arte e poesia", un contenitore che coinvolge la poesia e l'arte, in un discorso sinergico di vari linguaggi artistici. 
I protagonisti di questo appuntamento saranno: 
Poeti: Antonella Antinucci e Chiara Coppa Zuccari
L'incontro è organizzato dalla Società Romantica e dallo Spazio d'Arte Il Gabbiano, ed è ideato e curato dall'artista Gabriella Bottino, dalla poetessa Nicoletta Di Gregorio e dalla scrittrice e giornalista Daniela Quieti
Il coordinamento degli eventi è curato da Gabriella Bottino e Ubaldo Giacomucci.

"Juliet nel ruere e i sette peccati": è in libreria la silloge poetica di Tania Santurbano

E' uscita la raccolta poetica Juliet nel ruere e i sette peccati (Edizioni Tracce 2015, € 11.00) di Tania Santurbano, ora nelle migliori librerie e nei negozi on line.

Il libro contiene la prefazione di Davide Rondoni, di cui condividiamo uno stralcio:
Se questa donna avesse scritto un libro di poesie invece di questo ondoso, a tratti violento, diario umano aspirante al cielo, se insomma Tania Santurbano non fosse quella che è, una furia, una bambina capricciosa, una donna divorata dalla poesia e dalle parole, e strenuamente decisa a offrirsi al vero amore poetico – per quel che appare in questi “quasinni”, e dunque se non fosse una irregolare, a volte ingenua scrittrice, e smisurata e frondosa, se in definitiva non fosse questa raccoglitrice di poesia bellica, di questa impaziente mole di parole che cercano il fuoco o lo devono, fatalmente, dire e ridire, ecco, non avremmo versi veramente belli che valgono il fermarsi ed aprire questo libro. [...] E allora fermatevi, abbiate la pazienza e il fremito che hanno i cani cercatori, che hanno gli uomini e la donna della cura, e guardate nel corpo del libro, dietro le parole a volte anticate come si fa con la coppale per i mobili, guardate in viso queste senza farvi ingannare. Scoprirete certe impennate da teatrino piccante di versi di periferia infernale che nascono dalla provvidenza e ascoltate. [...]
Tania Santurbano, poetessa e scrittrice, è nata e vive a Pescara.
Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia:
Silloge. Il guardiano di Aiseop (Ibuc) 2014; Juliet nel ruere e i sette peccati (Edizioni Tracce) 2015.
Ospite nell’ambito degli eventi di molteplici manifestazioni letterarie.
Ha ricevuto diversi premi per la poesia edita e inedita: Premio Letterario Nazionale “Scriveredonna XXI Edizione 2012”; Premio Letterario Nazionale “Scriveredonna XXI Edizione 2013”; Premio Letterario Nazionale “Civitaquana Edizione 2013”; Premio Letterario Nazionale “Civitaquana Edizione 2014 "Finalista"; Premio di Poesia “Fernando Pessoa”; Premio Nazionale di Poesia e Narrativa “Comune di Genazzano città d’Arte 2014” conferito da Associazione Culturale i Rumori dell’anima. Con il “Tremito Africano” 1° Classificata. Concorso Nazionale di poesia e di narrativa “Va pensiero”, Soragna 2014; Segnalazione di Merito con medaglia Sez. Poesia Inedita. Concorso Letterario E. “Idea Donna. Lei e Lui”. Conferimento Speciale quale protagonista attiva della cultura. Premio Letterario Canosa Sannita 2014; Premio Poesia inedita; Premio Città Di Tollo 2014; Premio Poesia inedita; Premio internazionale di Poesia Don Luigi Di Liegro VII Edizione. Menzione Speciale con Medaglia 2015; Premio Internazionale di Poesia “Orazio” Città Di Tivoli 2015 la Menzione Speciale della Giuria 2015. Premio VII EDIZIONE “Il numero UNO della Poesia Contemporanea Italiana (Associazione Cultura No Stop Città di Torino 2015) - Menzione D’onore Premio VII EDIZIONE “Il numero UNO della Poesia Contemporanea Italiana (Associazione Cultura No Stop Città di Torino 2015 ) - 2°Classificata. Il Camaleonte Associazione Culturale: finalista della XIV edizione di inedito 2015.

"Tracce d'arte e poesia": venerdì 12 giugno l'ultimo appuntamento prima dell'estate


Giorno Venerdì 12 giugno, alle ore 17.30, presso lo Spazio Arte Il Gabbiano, in Viale Regina Margherita 51/3, a Pescara, si svolgerà l'ultimo appuntamento prima dell'estate con l'evento culturale "Tracce d'arte e poesia", un contenitore che coinvolge la poesia e l'arte, in un discorso sinergico di vari linguaggi artistici. 
I protagonisti di questo appuntamento saranno: 
Poeti: Antonella Antinucci e Chiara Coppa Zuccari

L'evento, che gode del patrocinio del Comune di Pescara - Assessorato alla Cultura, è organizzato dalla Società Romantica e dallo Spazio d'Arte Il Gabbiano, ed è ideato e curato dall'artista Gabriella Bottino, dalla poetessa Nicoletta Di Gregorio e dalla scrittrice e giornalista Daniela Quieti
Il coordinamento degli eventi è curato da Gabriella Bottino e Ubaldo Giacomucci.



"Laor": l'intervista ad Andrea Costantin su recensionelibro.it

Condividiamo l'intervista ad Andrea Costantin, autore del libro Laor (Edizioni Tracce 2015), pubblicata su recensionelibro.it
Il libro “Laor” è composto da un racconto fantascientifico, altri che potremmo definire urban e alcune poesie: a cosa è dovuta la scelta di unire queste tre anime in un sono libro?
Mi piace fare cose sempre nuove e diverse:credo sia utile anche in campo creativo, l’importante è che ci sia un filo conduttore, un nesso che permetta al tutto di tenersi insieme con coerenza.

Nel racconto che dà il titolo al libro, un giovane viene trasformato in una macchina da guerra da alcuni ricercatori. Secondo te, l’attuale rapporto con la tecnologia può portarci verso qualcosa di pericoloso?
Io credo che la scienza e quindi la tecnologia, se non tenute sotto controllo, possono diventare davvero pericolose. Basta tornare un po’ indietro nel tempo, per avere un esempio importante. Pensiamo alle cose terribili che avvenivano in alcuni campi di concentramento nazisti da parte di scienziati famosi e rinomati.

Nei racconti che hanno come protagonista Eddie s’intravede uno spaccato della provincia. Un sottobosco fatto di vecchie conoscenze e piccoli criminali. A cosa ti sei ispirato per scrivere l’inizio de “La notte dei demoni”?
Ne “La notte dei demoni” ma soprattutto nel racconto che segue, “Rodeo,” c’è davvero uno spaccato della vita di provincia, e in particolare di quella vita dei quartieri poveri di periferia di cui spesso sentiamo parlare nei telegiornali. La descrizione di quegli ambienti è nata dall’osservazione sul campo ma anche dalla lettura di articoli della cronaca dei giornali. Nei racconti però, c’è la “mediazione” di Eddie, cioè il narratore mette in contatto il lettore con quegli ambienti raccontandoli con romanticismo e ironia, anche perché lui ci è nato e in parte cresciuto in quei posti.

Scrivi sia prosa, sia poesia: con quale stile ti senti più a tuo agio?
Con la prosa è più facile: è come avere un film in testa che pian piano, giorno dopo giorno, permetti che si sviluppi, quasi autonomamente e nel dettaglio. Con la poesia devi spesso cercare la parola giusta, ad esempio, per chiudere e quindi far si che il senso della parola stessa sia coerente con il resto del costrutto.

C’è uno scrittore o un libro in particolare che ti hanno spinto a passare da lettore a scrittore?
Dico sempre Arancia Meccanica di Burgess: credo sia geniale, sia nell’invenzione del personaggio principale, nel linguaggio creativo, nell’incredibile storia. Ma è sempre la musica che mi ispira più di ogni altra cosa.

giovedì 4 giugno 2015

Premio Letterario Nazionale “Civitaquana” per il racconto breve: il bando 2015

L'Associazione Culturale Società Romantica e il Comune di Civitaquana intendono valorizzare la  cultura, le espressioni artistiche, le peculiarità paesaggistiche e le tradizioni storiche e popolari dei vari territori regionali italiani
A tale scopo bandiscono la III edizione del Premio Letterario Nazionale “Civitaquana” per il racconto breve, dedicato al Gen. Giovanni Faricelli.
Il concorso è riservato a racconti di massimo tre cartelle di trenta righe l'una, inerenti le tematiche sopra espresse. 
Ogni autore potrà partecipare con un solo racconto. 
Le opere dovranno pervenire in numero di 9 copie spillate, entro e non oltre il 23 giugno 2015 a: 
Segreteria del Premio Letterario Nazionale “Civitaquana” presso Associazione Culturale Società Romantica - Via Giovanni Bovio, 192 - 65123 Pescara. 
Il primo foglio di ogni fascicolo dovrà portare la dicitura Premio Letterario Nazionale “Civitaquana” 2015 ed indicare i dati anagrafici, di nascita e residenza, indirizzo, numero telefonico, email dell'autore. 
Senza quota di partecipazione. 
La Giuria, composta da Angelo Ciarfella Sindaco di Civitaquana e Giulia Faricelli in qualità di Presidenti del Premio, Vito Moretti (Presidente della Giuria), Carlo Petracca (Presidente onorario della Giuria), Vincenzo Centorame, Ermanno De PompeisUbaldo Giacomucci, Daniela Quieti, sceglierà a suo insindacabile giudizio, le opere più significative e, fra queste, le tre vincitrici. 

I premi: 
Primo premio: euro 500,00; 
Al secondo e al terzo premio e ai finalisti, verrà consegnata una targa personalizzata e un'opera dell'artista Franca Di Bello. 
La premiazione avverrà Domenica 30 Agosto 2015 presso il Chiostro del Convento “Fondazione Paolo VI” Viale Roma, Civitaquana (PE). 
Alla cerimonia dovranno presenziare i vincitori; in casi eccezionali potranno essere sostituiti da persone da loro designate. 
L'esito del concorso sarà reso noto tramite i mezzi d'informazione. 
I dattiloscritti inviati non verranno restituiti. 
La partecipazione al Premio implica l'accettazione del presente regolamento. 
Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi a: 
Segreteria del Premio: 
Associazione Culturale Società Romantica
Via Giovanni Bovio, 192
65123 Pescara 
 segreteriatracce@gmail.com 

Comune di Civitaquana 
P.zza Umberto I, 26 
tel. 085/848219 
comune.civitaquana@micso.net

Il limbo delle donne ferite: la recensione di Jennifer Poli alla silloge poetica di Antonella Antinucci


Condividiamo la recensione alla silloge poetica di Antonella Antinucci Burqa di vetro (Edizioni Tracce 2014) di Jennifer Poli apparsa il 3 giugno 2015 sul magazine di narrazioni critica e poesia Nuove Finzioni:
 Il limbo delle donne ferite. ‘Burqa di vetro’ di Antonella Antinucci con una prefazione di Dacia Maraini 
di Jennifer Poli
La silloge poetica Burqa di vetro di Antonella Antinucci è stata edita nel 2014 da Edizioni Tracce, con una prefazione scritta da Dacia Maraini
Il libro ha ricevuto un vasto riconoscimento dalla critica: nel 2013 vince, come testo inedito, il Premio letterario Nazionale Scriveredonna (con Presidente di Giuria Maria Luisa Spaziani) e successivamente – come libro edito – il Premio Letterario Nazionale Voci – Città di Abano Terme. Ha inoltre ricevuto il Premio Speciale della Giuria al World Literary Prize 2015; e infine, la lirica posta in apertura alla raccolta, Un’alba (il mio corpo senza crosta), si è aggiudicata il Premio Efesto – Città di Catania 2014.
Burqa di vetro si presenta al lettore come un testo ibrido, posto a metà tra scrittura poetica, reportage giornalistico e monologo teatrale. Il filo rosso della raccolta è lo scottante tema del femminicidio, le liriche sono infatti ispirate a fatti di cronaca realmente accaduti in Italia. Tutte le storie narrate sono reali e la poesia assolve il duro compito di registrare le voci dolorose delle vittime che si interrogano sulle cause e i motivi della loro scomparsa. Le anime delle donne riflettono sui loro errori, sui loro fallimenti senza però mai cadere in unalarmoyante commiserazione di sé, invece, – come davanti ad una vasta platea – esse desiderano uscire di scena lasciando il segno, con un ultimo grande monologo. La raccolta si muove su due piani: le testimonianze in versi delle vittime e il fulmineo report di una giornalista che riporta in calce, volta per volta, i casi di femminicidio.
Il merito dell’autrice sta nell’aver posto l’attenzione non sulla notizia della morte in sé o sull’indentità dell’assasino – come accade continuamente tramite l’informazione mediatica – ma sul fattore umano, sulle paure, i sentimenti e le speranze cadute delle vittime.
Dal testo emerge una umanità femminile dolente ma non rassegnata, desiderosa di far sentire la sua voce, di esprimere la sua tragica condizione. Attrici del loro personale teatro del dolore, le donne di Burqa di vetro rimettono in scena il momento del loro trapasso con estrema lucidità e compostezza. Esse ci parlano da un punto che è un non luogo, un oltre spazio – una sorta di limbo – in cui è loro concessa la ‘parola ultima’ prima di scomparire per sempre. Le vittime sono chiamate a testimoniare davanti a una sorta di tribunale dell’ignoto.
La poetessa esprime bene, tramite l’uso consapevole della forma, questa tensione, questo ‘stato – limite’ in cui le parole si fanno spesso affrettate, rincorrono il filo del tempo tra la vita e la morte. Il ritmo è stretto, serrato, quasi come se le donne parlassero a fiato corto, seguendo il battito dei loro cuori. Le immagini di vita quotidiana si fanno grottesche, sono trasformate in scenari infernali, soffocanti, gli oggetti quotidiani diventano veicolo di morte: la casa non è più nido o dimora ma inferno e prigione. Burqa di vetro è un reportage dell’aldilà, le anime delle donne sono come intrappolate e potranno liberarsi solo attraverso la sforzo salvifico della parola. Le parole sono salvezza perchè sono memoria. Anche se si tratta di una memoria fulminea, telegrafica, di un ultimo messaggio di addio. Le loro storie rimarranno, saranno eterne grazie alla forza della poesia. Ma ora rimane poco tempo, le vittime devono dire le cose essenziali. Devono cercare una ragione, una spiegazione, ma le loro richieste rimangono sospese nel vuoto, destinate a non trovare risposta, come echi che ritornano sempre uguali a loro stessi.
Burqa di Vetro accoglie le voci di un limbo. Il limbo delle donne ferite.

Antonella Antinucci è nata a Pescara, dove attualmente vive e lavora. Pubblica il primo racconto, “I colori rubati”, sulla rivista Tracce, nel 2006. La silloge Burqa di vetro (Edizioni Tracce 2014), è la sua opera prima. Con il racconto Il pesce rosso, è vincitrice assoluta alla X edizione del Premio Città di Colonna – La Tridacna (Roma) per la narrativa ispirata a Gabriele d’Annunzio. Altri racconti, poesie e testi teatrali hanno ricevuto premi e riconoscimenti a Roma, Modena, Viareggio, Palermo e Catania. Espone in mostre d’arte e fotografia. Allieva della Scuola Nazionale di Drammaturgia diretta da Dacia Maraini, ha studiato con importanti esponenti del teatro contemporaneo.

"E cambia passo il tempo": l'11 giugno la presentazione dell'ultimo libro di Anna Maria Giancarli a Pescara

Giovedì 11 giugno, alle ore 17.30, presso la Fondazione Pescarabruzzo, in Corso Umberto I 83, a Pescara, verrà presentato E cambia passo il tempo - poesie su L'Aquila (con le foto di Luca Bucci) (Robin Edizioni, Roma, 2014), l'ultimo libro di Anna Maria Giancarli, curatrice, per le Edizioni Tracce, della collana "I Segni del Suono".
Introduzione critica: Michele Fianco
Letture dei testi: Ugo Capezzali
Interpretazioni sonore: Piercesare Stagni
Intervento artistico: Lea Contestabile
Coordina: Nicoletta Di Gregorio

La città è sospesa, un tempo metafisico l’avvolge e 
s’impadronisce del suo corpo mutato


Il Libro:
Un lungo itinerario mentale ed emotivo ha preceduto la scrittura e, poi, la pubblicazione di questi testi dedicati all’Aquila, città devastata dal terremoto del 6 Aprile 2009.
Le mie parole, dopo l’evento, si sono dileguate, frantumate e polverizzate. Hanno lungamente stentato a riprendere corpo e senso ed a legarsi fra di loro.
Ho voluto, poi, recuperare la giusta distanza dal dolore e raffreddare la mia parte emozionale per raccontare le “perdite” incalcolabili subite da un’intera popolazione e dal suo territorio.
L’Aquila, tuttora, è ingabbiata, buia, silenziosa, disabitata e il suo enorme centro storico è in attesa di veder rinascere le sue bellezze artistiche ed architettoniche secolari.
La città perciò, oggi, rappresenta un’icona del degrado culturale, civile ed umano di tanta parte del nostro paese che non tutela la sua memoria, la sua ricchezza identitaria, il suo ingente patrimonio artistico, tra scandali, rapine e indifferenza.
Le mie parole, pertanto, vogliono essere un caldo materiale ricostruttivo e legarsi a quelle di coloro che ritengono insopportabile tale declino nazionale.

Anna Maria Giancarli è nata a Roma e vive all’Aquila. 
Dopo una intensa attività politica, si è dedicata completamente alla scrittura, soprattutto poetica. È presidente dell’Associazione culturale “Itinerari Armonici”, con la quale realizza iniziative multimediali, tra cui Poetronics (Poesia elettronica, alla sua XVII edizione) e lapoesiamanifesta! (Giornata mondiale della poesia, 21 marzo – alla sua II edizione). 
Cura per la casa editrice Tracce di Pescara la collana “Segni del suono”. Fondatrice e membro della giuria del Premio Letterario Internazionale di poesia “Città dell’Aquila” (intitolato a Laudomia Bonanni, alla sua XIII edizione) e del Premio Letterario Nazionale “Scriveredonna” (alla XXI edizione), membro della giuria del Premio Penne, collabora con prestigiose riviste e centri culturali. 
Ha pubblicato undici libri di poesia e due antologie di suoi testi, tradotti nelle lingue romena e spagnola. 
Suoi testi sono stati tradotti nelle lingue serba e inglese. 
Nel 2007 ha curato le pubblicazioni del volume Elzeviri di Laudomia Bonanni e dell’antologia La poesia femminile in Italia, entrambi per le edizioni Tracce di Pescara; nel 2010 dell’antologia La parola che ricostruisce – poeti italiani per L’Aquila, sempre per le Edizioni Tracce di Pescara; nel 2012 dell’antologia La poesia luogo delle differenze, per le edizioni Marcus di Napoli. 
Presente in numerosissime antologie, in quotidiani e trasmissioni radiofoniche (tra cui «Zapping», Rai Radio1), in riviste nazionali, con recensioni dei più autorevoli critici e scrittori contemporanei. 
Ha partecipato a numerosi reading, letture pubbliche, importanti manifestazioni e festival nazionali ed europei. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali. Suoi testi poetici sono stati utilizzati per composizioni musicali, eseguite più volte in pubblico.

mercoledì 3 giugno 2015

Tracce d'Arte e Poesia: il 4 giugno il quinto incontro

Proseguono gli appuntamenti con l'evento culturale Tracce d'Arte e Poesia, un contenitore che coinvolge la poesia e l'arte, in un discorso sinergico di vari linguaggi artistici. 
Il quinto incontro si terrà giovedì 4 giugno alle ore 17.30presso lo Spazio Arte Il Gabbiano, in Viale Regina Margherita 51/3, a Pescarae avrà come protagonisti: 
i Poeti: Andrea Costantin, Alessio Masciulli e Marco Pavoni;
l'Artista Rita D'Emilio;
al Sassofono Andrea Costantin.

L'evento, che gode del patrocinio del Comune di Pescara - Assessorato alla Cultura, è organizzato dalla Società Romantica e dallo Spazio d'Arte Il Gabbiano, ed è ideato e curato dall'artista Gabriella Bottino, dalla poetessa Nicoletta Di Gregorio e dalla scrittrice e giornalista Daniela Quieti
Il coordinamento degli eventi è curato da Gabriella Bottino e Ubaldo Giacomucci.

Il prossimo appuntamento:
Venerdì 12 giugno - ore 17.30
Poeti: Antonella Antinucci e Chiara Coppa Zuccari
Artista: Rosetta Viglietti

"La stirpe di Melek Taus": domani la presentazione del romanzo di Michele Marino al Centro d'Abruzzo

Giovedì 4 giugno, alle ore 17.30, presso il Centro commerciale Ipercoop Centro d'Abruzzo, in Via Po, a San Giovanni Teatino (CH), all'interno della rassegna letteraria A tu per tu con l'autore, realizzata in collaborazione con Librerie Coop, si terrà la presentazione del romanzo di Michele Marino La stirpe di Melek Taus.
Introdurrà Alessio Masciulli.
Il Libro:
Uccidi o vieni ucciso, è l’unica regola. Arthur la conosce bene e in fondo al suo cuore spera che prima o poi tocchi a lui non rialzarsi mai più dal suolo del ring nel quale combatte in incontri clandestini organizzati dalla malavita. Finché nella sua vita compare Giada, una bella poliziotta che indaga su di lui. Cozzando contro ogni logica, l’amore che nasce tra i due si contrappone alla sete di autodistruzione che da sempre accompagna il giovane, e la speranza di una vita migliore si impadronisce del suo animo. Ma Giada è la bella e integerrima poliziotta che sembra? O anche lei ha un tremendo segreto nascosto nella sua memoria? E Arthur è davvero chi dice di essere? O la sua vita cela ricordi e avvenimenti ben peggiori? E chi è Joli, la bella prostituta russa amata da Arthur e svanita nel nulla?Perché in casa del ragazzo non ci sono fotografie ma vecchi testi religiosi che rimandano alla Genesi e al Libro Nero degli Yezidi? In una stanza chiusa a chiave della sua casa forse ci sono le risposte a molti enigmi, ma la memoria del ragazzo è fallace ed ingarbugliata. I suoi molteplici tatuaggi urlano qualcosa che lui non vuol ascoltare, e il disegno di un pavone lo ossessiona. In un crescendo di avvenimenti che lo metteranno di fronte al suo passato, Arthur si ritroverà a confrontarsi con la sua memoria, con la storia di un’antica stirpe divina e con la tragedia che gli ha segnato la vita. In un romanzo dove niente è quel che sembra, l’Amore e La morte si sfidano passando attraverso ricordi e vite deragliate, violente e tragiche; attraverso la guerra, i soprusi, l’infanzia e l’innocenza perdute; attraverso una storia biblica tramandata da millenni.
Michele Marino nasce a Pescara. 
Il suo esordio letterario avviene con il racconto lungo Quell’aprile di Jared. Con il racconto breve La scelta ha vinto come primo classificato il premio “Incatenati all’arte” 2013. 
E' appassionato di antiche religioni, storia antica e origine dell’umanità.

Il video del libro: