Condividiamo la recensione di Francesca Prattichizzo al nuovo libro di Andrea Costantin L'attacco del tuono nero (Edizioni Tracce, 2014):
Fin dalle primissime righe dei racconti di Andrea Costantin il lettore si trova completamente immerso in uno scenario d’effetto che porta allo straniamento dalla realtà e al conseguente coinvolgimento in un’atmosfera multisfaccettata di degrado, grigiore misto a vaghezza, il tutto permeato di un’aura di mistero che avvolge i protagonisti in primis, e le loro vicende poi. Si alternano infatti narrazioni di rapimenti, di losche bande alla ricerca di denaro facile, di lotte tra cittadini ribelli, di giustizieri solitari che si aggirano per locali e quartieri malfamati, in perfetto stile poliziesco.I repentini cambi di scena e il linguaggio animato scandiscono il tempo del racconto e ne rendono frizzante e vivace la trama. La mancanza di artifici retorici e l’incisività della parola di Costantin offrono una lettura veloce, che risulta ritmata da un alternarsi di vissuti oltre che di trame: si incontrano così esperienze avventurose, coraggiose, livide, spericolate, tristi, gioiose, amorevoli, vendicative, in cui il «tuono nero» del male appare costantemente in agguato sulla società. Ecco che allora i quartieri grigi fuori dal tempo, apparentemente lontani anni luce dal nostro presente, si fanno più vicini e le trame oscure si dipanano anche nell'oggi, ma un sottile filo di speranza tiene a sé legato il lieto fine che non tarda ad arrivare e che «porta via il dolore, prima che arrivi il giorno».

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