mercoledì 11 settembre 2013

Incontri culturali alla Mondadori di Chieti Scalo

Domenica 15 settembre, alle ore 21,00, presso la Libreria Mondadori, in Via Benedetto Croce 9, a Chieti Scalo, le Edizioni Tracce, in collaborazione con l'Associazione Editori Abruzzesi, presenteranno i libri: "Vertigine d'acqua" di Nicoletta Di Gregorio, "Quando verrai da ogni cosa" di Bibiana La Rovere, "L'ultima fuga" di Daniela Quieti e "Le ciglia d'Oriente" di Stevka Smitran.

Dall'introduzione di Tara Gandhi Bhattacharjee alla silloge di Nicoletta Di Gregorio:
La lettura di queste splendide poesie senza tempo mi rimandano alla ricerca della Coscienza, come verità che risiede nella propria realtà suprema. Quando questa verità ci porta alla ricerca dell’ignoto nel Cosmico ed oltre, essa diviene un viaggio spirituale.

Dalla prefazione di Renato Minore alla silloge di Bibiana La Rovere:
La poesia “chiarisce il già chiarito, ordina cose ordinate, dirlo altrimenti è difficile se non impossibile”: le parole di un poeta come Natan Zach aiutano ad attraversare il terreno dentro cui si svolge il dialogo nascosto ed appassionato di Quando verrai da ogni cosa. [...] La potenza è proprio la verità delle parole, “la potenza del loro strumento verbale”. La poesia accende micce, illumina percorsi dell’anima e del corpo, la poesia è una forma rapida e saettante con cui percepiamo il mondo, è l’unica assicurazione disponibile contro la volgarità del cuore umano.

Dalla prefazione di Márcia Theóphilo alla silloge di Daniela Quieti:
La poesia di Daniela Quieti rappresenta l’esperienza quotidiana di un’avventura dello spirito.
[...] la poetessa nel dare forma ai suoi versi, si dedica, di fatto, a un lavoro sia di conoscenza che di riflessione con un’espressione sensoriale e affettiva [...]
[...] Lei tratta l’umano con il rispetto degli antichi eremiti, ma anche con la saggezza di chi fa della poesia il proprio pane quotidiano, molte volte amaro, come tutte le esperienze che non si possono condividere. [...]

Dalla prefazione di Davide Rondoni alla silloge di Stevka Smitran:
Una voce che si fa accogliente e ritmica, molta vita batte in queste poesie di Stevka Smitran. Come a non sapere quasi come fare per abbracciare e trattenere. Esilio, figure di amici in carne e ossa o in pagina, e poi l’amore in molte forme, domande, domande... C’è l’eredità del miglior Novecento ma, per così dire, con una nuova urgenza dentro... Passano molte cose in questi versi come in uno specchio che ha misteri dentro e rimanda frammenti senza lasciarli andare privi di una luce, di un’ombra nuove. Non vuole salvare il mondo, e nemmeno la poesia. Vuole solo offrire, vuole solo fare quel gesto che quasi nessuno fa più: custodire, bene-dire.

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