venerdì 29 marzo 2013

“Le Tentazioni di Frate Amore”, ultima fatica letteraria di Aldo Onorati

Condividiamo una recensione apparsa su Le Cronache Cittadine, a cura di Lucia Fruttaldo, sul romanzo di Aldo Onorati "Le tentazioni di Frate Amore".
La raffinata editrice Tracce di Pescara, ha pubblicato in questi giorni un uovo romanzo di Aldo Onorati: romanzo nel vero senso del termine, con varie trame che si intersecano, colpi di scena, problematiche attuali ed un finale aperto. 

Aldo Onorati non è nuovo a questo genere complesso di narrazione; egli ha dato prova di essere un vero romanziere col ponderoso volume storico “La speranza e la tenebra” e con “La vigilia dei sensi”, una struggente e tragica storia d’amore.
Dunque, “Le tentazioni di Frate Amore” (pp. 232, euro 13) è un libro che pone sul tappeto varie scottanti problematiche.
La prima è se un sacerdote, innamorato realmente di Dio, può amare anche una donna. La seconda riguarda la Comunione ai separati e la terza appartiene alla spinosa vexata quaestio del sacerdozio alla donna. 
Latere, si parla anche dell’amore fra omosessuali, ma il centro focale diviene l’accettazione del Mistero, anzi: l’abbandono ad esso.
Il protagonista è un frate cappuccino, Stefano, quarantenne, irreprensibile nella sua vita di uomo di Dio, in un convento descritto da Onorati in modo quasi inventariale se non fosse sostenuta, la descrizione, da una poesia delle cose fortemente lirica, ardente, quasi antropocentrica. Tutto procede liscio finché, una mattina, una voce femminile, al confessionale, dichiara al frate di volerlo incontrare fuori del convento e della stessa chiesetta francescana. 
Ma la provocazione non si ferma lì: la bellissima tentatrice corteggia il sacerdote, telefonandogli, scrivendogli e, infine, dichiarandogli il suo amore. I due si incontrano, e proprio Stefano prende la cosiddetta sbandata, resa più sofferta dal modo di comportarsi di Lucrezia, la quale, provocando il frate, nel contempo lo blocca quando le cose si fanno più accese e pericolose. 
Il pover’uomo cade in una specie di delirio, ma… un colpo di scena, inatteso, sposta i termini della questione, ponendo il religioso di fronte a un bivio: lasciare il saio, oppure lasciare la donna. 
Non illustrerò oltre la trama, la quale è psicologicamente raffinata, avvincente, portata al massimo della tensione emotiva. 
Infatti, il libro non finisce con l’amore dei due, bensì continua entrando in altre problematiche, ad alcune delle quali ho accennato sopra. 
I personaggi sono molti, oltre il protagonista scandagliato come in un periscopio. 
C’è Lucrezia, figura ambigua, inafferrabile, dalla doppia personalità: e viene descritta con una penetrazione psicologica che fa pensare ai personaggi femminili dei racconti di Maupassant e di D’Annunzio; c’è il priore, un anziano cappuccino in odore di santità, che incarna la saggezza della vita e perdona i peccati con la misura evangelica del padre che tutto comprende in una pietà di senso latino e cristiano; c’è il frate cellerario, una delle macchiette più incisive e plastiche, quasi un bassorilievo, e via di seguito, fino al vescovo della diocesi, uomo di altissima statura morale, ma non poteva mancare il contraltare narrativo, frate Ginepro, che è invidioso del protagonista e “un mezzo della Provvidenza” per rimettere Stefano sulla via della riflessione e della rinuncia.
Il convento, posto al sommo di un colle, è dipinto nelle più varie sfumature, secondo le atmosfere, i colori del giorno e della sera, il caldo pesante dell’Estate e le tramontane autunnali che incendiano l’azzurro. 
All’opposto, c’è la città tentacolare, invivibile, refrattaria ai moti del cuore. 
Al centro del filo conduttore, c’è l’abbandono al Mistero, la gioiosa resa alla Forza Enigmatica che governa il pianeta e le stelle, il cosmo e il tempo.
Lo scrittore Aldo Onorati non è solo l’autore dell’originale libro “La saga degli ominidi”, apprezzato dai maggiori intellettuali del secondo Novecento, da Domenico Rea a Giorgio Bàrberi Squarotti, da Luigi Volpicelli a Han Yeong Kon, da Solange De Bressieux a Gorge Popescu etc. E’ pure l’autore di “Il Dio ritrovato” e della biografia spirituale “Incontro con Zaccaria Negroni”, uomo singolare ora in via di beatificazione (il libro, giunto alla decima edizione, è stato or ora tradotto in inglese da Kay McKarty), nonché della biografia di M. Maggiori, fondatrice di un ordine di suore esteso nel mondo (“Quando Dio scommette sugli umili”, tradotto in portoghese da M. Grazia Medas). 
Voglio dire che il lato religioso dell’Onorati uomo è fortemente presente in questo libro di “Frate Amore”, in cui il termine “Amore” deve essere inteso in senso lato, e non solo in quello che dà l’occasione narrativa al bellissimo romanzo.

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