lunedì 18 giugno 2012

Riconoscimenti per la poetessa Ester Cecere


Il respiro del mare

Su di una barca me ne andrei
per esaltarmi nel vento
e respirare la salsedine
in traversate lunghissime
ricche di preziosa solitudine.
Tra le alghe passeggerei
e nel profondo silenzio
del mare il respiro ascolterei
e del mio cuore le voci

Successi e riconoscimenti per l'Autrice Ester Cecere, che ha ricevuto premi e menzioni per la sua opera e le sue poesie. 
In particolare:
- il Diploma di merito del Premio Nazionale Albero Andronico per la poesia "Il respiro del mare" - inserita nella raccolta "Come foglie in autunno".
- la menzione d'onore per le poesie: "Inseguito amore", "Inconsapevole, naufrago" - entrambe contenute nella raccolta "Come foglie in autunno" - e "Rimpianto" al XVIII premio letterario internazionale "Trofeo Penna d'Autore 2011". 
- il Premio della critica alla X edizione del Premio "Via Francigena" 2012; 
- il Premio del Presidente alla XII edizione del Premio Internazionale "Val di Vara - Alessandra Marziale" 2012

Dalla prefazione di Ninnj Di Stefano Busà al libro Come foglie in autunno
In questa sua seconda raccolta poetica [...] Ester Cecere appare più incisiva e coesa. L’esigenza di controllo sulla parola si fa più avvertita ed emozionata, pure se appartenente ad una scrittura che palesa fortemente il bisogno in sé di dialogare, di esternare il disagio accompagnando la scrittura con accenti suggestivi, che tendenzialmente si sviluppano in più ampie volute d’emozioni, come ad es. “acqua che spenga i sensi” o “fiele in bocca/ il sapore di una vita/ spesa in un alveare pazzo/ senza produrre miele”. Sono parole decise che preludono a sensazioni di sconforto e ad atteggiamenti più palesi di contrasto, verso quelle ombre che in ognuno hanno ragion d’essere e vanno ridimensionate e superate, con la dovuta indulgenza e il coraggio di saper guardare la vita a testa alta, combattendola nei suoi atteggiamenti più ostili e contraddittori. Ma quello che questa poesia esprime è molto di più: vi è una nostalgia stemperata al fuoco dell’analisi introspettiva, vi sono le gioie piccole e sincere che “il diafano sipario asciuga”. E vi è la fede del Risveglio con: “Solo ora ti vedo./ Negli occhi senza luce/ del bimbo denutrito/ nella ragazzina violata/.../ nello sguardo smarrito del randagio/ che per tutti chiede perché”. [...] Gli affetti sono sempre in primo piano o sullo sfondo: cercano supporti e cenni sicuri di speranza, ambiscono a spazi condivisibili e consapevoli che talvolta trovano la meditata trasposizione nel loro itinerario di fede. [...] 

Ester Cecere è nata a Taranto il 30 aprile 1958, dove vive e lavora presso l’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche, interessandosi di biologia marina. È sposata e ha due figli. 
Ad ottobre 2010 ha pubblicato la sua prima silloge dal titolo “Burrasche e Brezze” (edizioni Gruppo Albatros Il Filo, Roma) che raccoglie le poesie scritte sin dall’adolescenza. 
Da gennaio 2011, ha iniziato a partecipare a premi e concorsi letterari, ricevendo sino ad ora, sia per poesie inedite che per la suddetta silloge, ventidue riconoscimenti, tra i quali il “Premio del Presidente” alla XXV Edizione del Premio “Val di Magra Roberto Micheloni” (Aulla, MS) ed il Premio Speciale della Giuria “Aristide la Rocca” Opera Prima alla XVII Edizione del “Premio Internazionale di Poesia Poseidonia Paestum”. 
Una sua poesia “Centrale nucleare” è pubblicata nel libro “Scissione blues. Poesie contro le centrali nucleari” (a cura di Daniele Giancane. Autori Vari. Edizione La Vallisa, Bari 2011). 
Sue opere sono inserite nelle diverse antologie dei premi, fra le quali “Atti del Premio Mario Luzi – Edizione 2011”, riservata alle migliori opere in concorso (Fondazione Mario Luzi Editore, Roma)

Edizioni Tracce, 2012 
Poesia – Collana Magister 
pp. 88 - € 11,00 
ISBN 978-88-7433-780-4

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