giovedì 7 maggio 2015

Burqa di vetro: nuovo successo per la poetessa Antonella Antinucci


Nuovo successo per la poetessa Antonella Antinucci che con la silloge poetica Burqa di vetro ha vinto il I Premio alla X edizione del Premio Letterario Nazionale "Voci - Città di Abano Terme" sezione F Libro Edito di Poesia.
La giuria, composta da: Roberto Mestrone, presidente del premio, poeta e critico letterario (Volvera – TO); Sandro Angelucci, poeta e critico letterario (Rieti); Luigi Bartalini, sociologo, scrittore (Napoli); Alberto Canfora, poeta e artista poliedrico (Roma); Massimo Chiacchiararelli, scrittore e attore teatrale (Roma); Michele Cortelazzo, scrittore, docente di Linguistica, Direttore del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari (Università degli Studi di Padova), Accademico della Crusca; Flavio Ermini, poeta, narratore, saggista, direttore di ANTEREM (Verona); Claudio Fiorentini, scrittore, pittore e critico letterario (Roma); Hafez Haydar, scrittore, traduttore, docente di Letteratura araba (Università degli Studi di Pavia); Laura Liberale, poetessa, scrittrice (Vigodarzere – PD), vincitrice del Premio Vedere Oltre 2014; Carla Menaldo, poetessa, scrittrice, giornalista; Daniela Quieti, scrittrice e giornalista (Pescara); Toni Toniato, poeta, critico e storico dell’Arte, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia; Vittorio Verducci, poeta e critico letterario (Notaresco – TE);
dopo aver attentamente valutato i 132 libri di poesia pervenuti, ha reso pubblica la graduatoria il 1 maggio. Il galà per la cerimonia di premiazione si svolgerà il 30 maggio, alle ore 15.00, presso l'Alexander Palace Hotel, in Via Martiri d'Ungheria, della Città di Abano Terme.
Il libro: 
Le poesie sono liberamente ispirate a casi reali di femminicidi compiuti in Italia nell’anno 2012.
Le storie incluse nella raccolta non sono state scelte per il loro valore di cronaca ma vogliono essere rappresentative di tutte le vittime. Sono le voci delle donne che non ci sono più, che parlano rivolgendosi ai loro assassini, ai loro cari o a chi legge o ascolta, e alle quali ho dato la parola nell’illusione di voler trattenerle alla vita anche dopo la morte.
Antonella Antinucci vive e lavora a Pescara. Pubblica il primo racconto, dal titolo I colori rubati, sulla rivista Tracce, nel 2006.
La silloge Burqa di vetro, opera prima dell’autrice, vince il I Premio alla XXI edizione del Premio Letterario Nazionale Scriveredonna. Con il racconto Il pesce rosso, ispirato a un episodio della vita di Gabriele d’Annunzio, è vincitrice assoluta alla X edizione del Premio Città di Colonna – La Tridacna (Roma) nella sezione dedicata al Vate.Altri racconti, componimenti poetici e testi teatrali hanno ricevuto premi e riconoscimenti a Roma, Modena, Viareggio, Palermo e Catania.Espone in mostre d’arte e fotografia.Nel 2014 approfondisce il tema della condizione femminile e della violenza contro le donne con la mostra fotografica LA DONNA - Trilogia del nero (2013) / Trilogia del bianco (2011), in collaborazione con l’artista Nina Kanchura, e con l’installazione di Land Art Passepartout (metamorfosi culturale di liberazione femminile), selezionata al Premio Art in the Dunes e allestita sulle dune della riserva naturale di Punta Aderci a Vasto (Chieti). Allieva della Scuola Nazionale di Drammaturgia diretta da Dacia Maraini, ha studiato con importanti esponenti del teatro contemporaneo.

Incontriamoci il venerdì: alla Biblioteca Comunale di San Giovanni Teatino la presentazione del libro curato da Federica Tedeschi

Venerdì 8 maggio, alle ore 17.00, presso la Biblioteca Comunale di San Giovanni Teatino, in via Trento 9, in occasione della serie di eventi Incontriamoci il venerdì, si terrà la presentazione del libro curato da Federica Tedeschi Le ragazze di via Roma e un ragazzo (Edizioni Tracce 2013).
Interverranno Federica Tedeschi (Ideatrice e curatrice del libro) e le ragazze di via Roma e un ragazzo.
Durante l'evento verranno letti alcuni brani tratti dal libro.
In un luogo fisico e dell’anima, una donna accoglie altre donne, ferite dall’esperienza del tumore, si prende cura di loro, mettendosi fianco a fianco durante il tortuoso cammino della malattia. Tutte diventano protagoniste nell’intrecciarsi di relazioni naturali e spontanee vissute con armonia, solidarietà e condivisione.
È questo piccolo mondo, che ha coinvolto anche un uomo e si è esteso anche a donne non pazienti, in cui il confine tra curante e curate è ormai invisibile, a dare un respiro profondo all’antologia. Prima lo stupore, poi l’entusiasmo e l’impegno degli autori nell’“impresa narrativa” sono segno che i tempi sono maturi per costruire qualcosa che rimanga a testimonianza dell’essere stati e, soprattutto, dell’essere stati capaci di trasformare un’esperienza dolorosa in energia positiva. E nell’immagine della Nike di Samotracia (ali aperte e corpo proteso in avanti) identifichiamo il trine prezioso di affetti e di emozioni, di sentimenti e di sensazioni che avvolge e unisce i vari racconti: un’atmosfera, non di sconfitta, ma di vittoria, nella rinnovata consapevolezza di voler progettare il futuro.

mercoledì 6 maggio 2015

TREGESTA: venerdì 8 maggio la presentazione del romanzo di Enrico Pierfelice alla Fondazione Pescarabruzzo

Venerdì 8 maggio, alle ore 18.00, presso la Sala della Fondazione Pescarabruzzo, in Corso Umberto I 83, a Pescara,si terrà la presentazione del romanzo di Enrico Pierfelice Tregesta.
Presenterà Ubaldo Giacomucci (Presidente Edizioni Tracce).
Interverranno: Nicoletta Di Gregorio (Poetessa) e Alessia Patregnani (Attrice).
Sarà presente l'Autore.
Il Libro:
   Tredici personaggi, tredici vite raccontate in prima persona si intrecciano fra le linee di un campo di calcio di campagna dove, tra antiche rivalità e fantasie smisurate, un vecchio professore di filosofia insegna ai ragazzi a cercare il senso del tutto nel volo del pallone e nel mistero di rimbalzi e traiettorie imprevedibili.
Le diverse voci narranti formano una polifonia che restituisce con chiarezza l’affresco di un paese, Tregesta, nel quale i luoghi e le storie che vi aleggiano abbandonano via via la dimensione del quotidiano fino ad attingere alle profondità del sacro e a diventare poi l’anima segreta del romanzo.
Il racconto di ciascun protagonista, oltre a delineare una diversa e originale interpretazione dell’esistenza, evoca personaggi ed eventi che vanno a comporre una storia più grande in cui le sorti della squadra e quelle del paese si ritrovano irrimediabilmente legate. La leggerezza e la libertà del pallone sono così costrette a confrontarsi con i lati oscuri degli uomini e della società, rivelando infine un sorprendente potere salvifico.
Il campo di calcio, con la sua forza allegorica, diventa allora la scena viva sulla quale si consuma la rappresentazione dell’uomo e del mondo, senza mai smettere però di suggerire il senso ultimo del gioco, dove “ciò che conta non è il finale, ma che tu possa continuare a sentire oltre ogni fatica e dolore il rumore che fa il vento quando i tuoi piedi diventano ali; forse non sai o non vuoi dirlo, ma quello è il rumore dei sogni”.
Tregesta è un romanzo corale che, attraverso l’uso sapiente di registri stilistici diversi, riesce a cogliere l’autenticità dei personaggi e a svelare i tratti più intimi della loro umanità. 
E se soffiava forte il libeccio andavamo al colle del vento per volare. Lo sentivi arrivare dal basso e risalire la terra alzando cavalloni d’erba alta. Allora bastava aprire le braccia e lanciarsi giù, e quando saltavi chiudendo gli occhi il vento ti teneva in volo per un tempo infinito. Riuscivamo a volare. Braccia larghe ed occhi chiusi. Per un tempo infinito. Il mondo era come se l’avessero appena inventato.
Forse è stato lì che sono diventato libero. Come il vento. Dev’essermi entrato nell’anima e non se ne è più andato. Così, quando Orso stava distribuendo le divise con i numeri e arrivò al sei, lanciò la maglia verso di me senza dire una parola. Gli altri credevano che ne avessimo già parlato. E invece no, ma tutti e due sapevamo che quello è il numero del libero. E che io sono libero.
Enrico Pierfelice è nato a Pescara nel 1970.
È pianista e docente di storia e filosofia nei licei.
Ha pubblicato il volume di racconti 
Movimenti (Samizdat, 2001) e la raccolta di poesie Dietro il cammino (Tracce, 2003).

Premio Micol Cavicchia 2015: prorogata all'11 maggio la scadenza per partecipare alla sezione speciale "Raniero Landi" per la Fotografia

È stata prorogata all'11 maggio la scadenza per partecipare alla sezione speciale "Raniero Landi" per la Fotografia del Premio Nazionale Micol Cavicchia XIII edizione 2015, riservato ai giovani dagli 11 ai 18 anni.
Si concorre inviando al massimo 3 fotografie (a colori o in bianco e nero), formato 20 x 30, ispirate al tema dell'amicizia e della pace.
La giuria, composta da Natalina Ciacio e Carlo Di Michele (Presidenti del Premio), Davide Rondoni (Presidente della Giuria), Daniela Del Giudice, Ubaldo  Giacomucci e Gabriella Lasca, con i componenti aggiunti Paolo Iammarrone e Annapaola Santucci, assegnerà il premio all'opera ritenuta più significativa, che rimarrà di proprietà dell'organizzazione.
Premio unico: euro 200,00 + targa. 
Le opere dovranno pervenire in numero di 3 copie entro l'11 maggio 2015 a: 
Segreteria del Premio Letterario Nazionale “Micol Cavicchia” presso il Circolo Culturale La Libreria - Viale Giovanni Bovio, 192 - 65123 Pescara. 
Le opere potranno essere spedite anche via mail a questo indirizzo: circololalibreria@libero.it 
Andranno indicati i dati anagrafici di nascita e residenza, indirizzo, numero telefonico e scuola di appartenenza dell'autore.
Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi alla Segreteria del Premio: Circolo Culturale La Libreria - Viale Giovanni Bovio, 192 - 65123 Pescara - Tel./Fax 085.8961909 - circololalibreria@libero.it

Concorso organizzato in collaborazione con:
Liceo Scientifico “C. D'Ascanio” 
Via Polacchi - Montesilvano 
info@liceodascanio.it
Tel. 085.4459707 / 4492343 

Istituto “E. Alessandrini” 
Via C. d'Agnese, 1 - Montesilvano (PE) 
www.iisalessandrini.gov.it
Tel. 085.468 1653

Il premio gode del patrocinio di:
Regione Abruzzo, Comune di Montesilvano, Provincia di Pescara - Assessorato alla Cultura, Fondazione Pescarabruzzo.

Con la collaborazione di: Carlo Maresca spa

Terra di Libertà: venerdì 8 maggio la presentazione del libro di Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta

Venerdì 8 maggio, alle ore 17.30, presso la Sala del Consiglio Provinciale, in Corso Marrucino 97, a Chieti, si terrà la presentazione del saggio di Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta Terra di Libertà Storie di uomini e donne nell'Abruzzo della seconda guerra mondiale
Introdurrà Licia Marsilio.
Letture a cura di Leonardo Cavaliere, Chiara Benvenuto e Gloria Canale.
«Una popolazione povera, provata da anni di guerra, semplice ma ricca di profonda umanità, accolse con animo fraterno ogni fuggiasco, italiano o straniero; vide in loro gli oppressi, i bisognosi, spartì con loro “il pane che non c’era”; visse quei mesi duri, di retrovia del fronte di guerra con vero spirito di resistenza, la resistenza alla barbarie».
Carlo Azeglio Ciampi

«C’è un’ultima Medaglia d’Oro che dovrebbe ancora essere assegnata, ed è quella al popolo abruzzese, protagonista silenzioso e modesto di una vera epopea. Forse nessuna popolazione come quella abruzzese si rese protagonista in Italia di una Resistenza così coraggiosa e così corale».
Carlo Troilo
Maria Rosaria La Morgia, laureata in Filosofia a La Sapienza di Roma, lavora in RAI dal 1978, prima come programmista-regista, poi come giornalista presso la redazione TGR Abruzzo. Fondatrice del Centro di cultura delle donne Margaret Fuller di Pescara (www.centrodonnemargaretfuller.it), attualmente è Presidente dell’Associazione “Il Sentiero della Libertà/Freedom Trail” e collabora alle riviste “Leggendaria” e “Rivista Abruzzese”.

Mario Setta, docente in pensione di Storia e Filosofia al Liceo Scientifico Statale Fermi di Sulmona, è curatore della collana di memorialistica degli ex prigionieri di guerra alleati intitolata “E si divisero il pane che non c’era”, cofondatore e storico dell’Associazione “Il Sentiero della Libertà/Freedom Trail”.

Tracce d'Arte e Poesia: il secondo incontro si svolgerà domani giovedì 7 maggio

Proseguono gli appuntamenti con l'evento culturale Tracce d'Arte e Poesia, un contenitore che coinvolge la poesia e l'arte, in un discorso sinergico di vari linguaggi artistici. 
Gli incontri si terranno presso lo Spazio Arte Il Gabbiano, in Viale Regina Margherita 51/3, a Pescara e vedranno la presenza di numerosi e qualificati poeti, scrittori e artisti.
L'evento, che gode del patrocinio del Comune di Pescara - Assessorato alla Cultura, è organizzato dalla Società Romantica e dallo Spazio d'Arte Il Gabbiano, ed è ideato e curato dall'artista Gabriella Bottino, dalla poetessa Nicoletta Di Gregorio e dalla scrittrice e giornalista Daniela Quieti
Il coordinamento degli eventi è curato da Gabriella Bottino e Ubaldo Giacomucci.

Il secondo incontro si terrà giovedì 7 maggio alle ore 17.00, e avrà come protagonisti i Poeti Anila Hanxhari e Marcello Marciani l'Artista Lino Alviani.

Giovedì 21 maggio - ore 17.00
Poeti: Luciano De Angelis e Tania Santurbano
Artista: Gabriella Albertini

Giovedì 28 maggio - ore 17.00
Poeti: Gabriella Ciaffarini e Pasqualino Del Cimmuto
Artista: Violetta Mastrodonato

Giovedì 4 giugno - ore 17.00
Poeti: Andrea Costantin, Alessio Masciulli e Marco Pavoni
Artista: Rita D'Emilio

Venerdì 12 giugno - ore 17.00
Poeti: Antonella Antinucci e Chiara Coppa Zuccari
Artista: Marcello Specchio

mercoledì 29 aprile 2015

"La Bellezza Quieta": la recensione di Francesca Prattichizzo alla silloge di Fernando Romagnoli


Condividiamo la recensione di Francesca Prattichizzo alla silloge poetica di Fernando Romagnoli La Bellezza Quieta (Edizioni Tracce 2015):

La Bellezza Quieta è un percorso di riscoperta di se stessi e del mondo circostante, che oscilla tra piacevoli immagini offuscate dalla tenerezza del ricordo e una più netta riappropriazione di ciò che si era perduto. Bellezza è tutto ciò che eleva l’uomo al più alto grado dell’essere, che disvela il suo sguardo ottenebrato dall’oggi, verso un orizzonte esistito da sempre, ma troppo spesso dimenticato. L’essenziale invisibile trova solo in questo movimento un soggetto catturante che gli conferisce valore: è il dettaglio, la magnificenza del particolare che si rivela nuovamente all’uomo, in tutta la sua interezza, in tutta la sua veridicità. «L’erba che cresce, il vapore che si alza» sono miracoli del quotidiano divenire che sembra scomparso dall’autocoscienza degli individui, ingarbugliati in una devastazione antropologica che occlude il passaggio al vero. 
Il disgusto per questa società in perenne sopravvivenza si materializza in un morire prima del tempo, senza accorgersene, in un percorso che non è vita ma un lento e ostinato consumarsi, rincorrendo il nulla in una spirale inglobante vuota di senso e di fine. 

Il binomio «crescita-escrescenza» diventa emblema di questa vicinanza di temi che hanno il progresso e la decadenza umana, e ben lo si evince anche dall’ossimoro «miseria e gloria», sapientemente costruito dall’autore per sottolineare con veemenza la fragilità nella quale necessariamente si sfocia, qualora il tempo non venga più vissuto ma rincorso. L’assenza di titoli ai singoli componimenti permette di leggere l’intera opera con unità di intenti e ed evita la distrazione derivante dal voler concettualizzare versi e strofe, al di là del proprio contesto. Anche in questo risiede la particolarità della silloge di Romagnoli, che vuole fluidificare le parole sulla carta, come i momenti nell’istante carico di senso. La dolcezza del lento scorrere degli attimi permette infatti di «tornare a un pigro e disteso abbandono», perché è nell’attimo che il tempo si ferma, è nei frammenti di eternità che si rivela la bellezza.

Fernando Romagnoli risiede nelle Marche, a Fermo.
Laureato in Filosofia, in Sociologia e in Lettere Moderne, si interessa prevalentemente di musica e letteratura.
Collaboratore presso le Edizioni De Agostini (ha preso parte alla stesura dell’operaL’Italia) e bibliotecario, è attualmente insegnante di Lettere.
Si è dedicato alla scrittura poetica e critica, partecipando al dibattito culturale con interventi e saggi.
Collabora, tra l’altro, alla rivista on-line MusiCultura.
Ha ottenuto affermazioni e segnalazioni in numerosi concorsi di poesia e premi letterari a carattere nazionale. Suoi versi sono apparsi in antologie e riviste.
Ha pubblicato, per la poesia, Il tempo e i giorni (Pescara, 1989) e Di sangue e d’oro (Pescara 2010). E i saggi L’inarrivabile vita - Lettura di Pavese (Bologna, 1991; Premio “Bontempelli-Marinetti”) e Una luna in fondo al blu - Poesia e ironia nelle canzoni di Paolo Conte (Foggia, 2008).

lunedì 27 aprile 2015

Tracce d'Arte e Poesia: nuovi incontri allo Spazio Arte Il Gabbiano

Riprendono gli appuntamenti con l'evento culturale Tracce d'Arte e Poesia, un contenitore che coinvolge la poesia, l'arte e la musica, in un discorso sinergico di vari linguaggi artistici. 
Gli incontri, che si terranno presso lo Spazio Arte Il Gabbiano, in Viale Regina Margherita 51/3, a Pescara, vedranno la presenza di numerosi e qualificati poeti, scrittori, artisti e musicisti.
L'evento, che gode del patrocinio del Comune di Pescara - Assessorato alla Cultura, è organizzato dalla Società Romantica e dallo Spazio d'Arte Il Gabbiano, ed è ideato e curato dall'artista Gabriella Bottino, dalla poetessa Nicoletta Di Gregorio e dalla scrittrice e giornalista Daniela Quieti
Il coordinamento degli eventi è curato da Gabriella Bottino e Ubaldo Giacomucci.
Il primo incontro si terrà mercoledì 29 aprile alle ore 17.00, e avrà come protagonisti i Poeti Antonio Alleva e Leandro Di Donato, l'Artista Rossella Circeo, e il Poeta Andrea Costantin al sassofono.

Questo il calendario dei prossimi incontri:
Giovedì 7 maggio - ore 17.00
Poeti: Anila Hanxhari e Marcello Marciani
Artista: Lino Alviani

Giovedì 21 maggio - ore 17.00
Poeti: Luciano De Angelis e Tania Santurbano
Artista: Gabriella Albertini

Giovedì 28 maggio - ore 17.00
Poeti: Gabriella Ciaffarini e Pasqualino Del Cimmuto
Artista: Violetta Mastrodonato

Giovedì 4 giugno - ore 17.00
Poeti: Andrea Costantin, Alessio Masciulli e Marco Pavoni
Artista: Rita D'Emilio

Venerdì 12 giugno - ore 17.00
Poeti: Antonella Antinucci e Chiara Coppa Zuccari
Artista: Marcello Specchio

Nicola Sciannimanico «poeta dell’anno» con «La carezza della luna»

Successo per Nicola Sciannimanico che per la sua produzione lirica, tra cui la silloge La carezza della luna (Edizioni Tracce 2014), è stato scelto come "poeta dell'anno" in occasione della IV edizione del Concorso di Letteratura a carattere internazionale Città di Pontremoli.
La cerimonia di premiazione si terrà domenica 3 maggio, alle ore 15.30, al Teatro della Rosa di Pontremoli.
A tale proposito condividiamo l'articolo apparso sabato 25 aprile sul quotidiano La Nazione:

PONTREMOLI DOMENICA 3 MAGGIO LA CONSEGNA DEL RICONOSCIMENTO PER LA SUA PRODUZIONE LIRICA AL TEATRO DELLA ROSA 
Nicola Sciannimanico «poeta dell’anno» con «La Carezza della Luna»
Il centro culturale «Il Porticciolo» e la giuria del Concorso di letteratura «Città di Pontremoli» hanno scelto come «poeta dell’anno» Nicola Sciannimanico (nella foto) per la sua produzione lirica, tra cui la recente silloge «La carezza della luna» (Edizioni Tracce 2014). La premiazione si svolgerà domenica 3 maggio alle 15.30 al Teatro della Rosa di Pontremoli.
Cinquantasettenne, avvocato a Roma da trent’anni, l’autore già dalla sua opera prima «Un soffio dell’anima» ha attirato l’attenzione della critica guadagnando anche una «menzione d’onore» al Premio Letterario Casentino.
L’ultima raccolta di poesie con la prefazione di Davide Rondoni ha ottenuto anche il lusinghiero giudizio di Giorgio Bàrberi Squarotti: "L’ultima fatica di Nicola Sciannimanico è molto significativa e intensa, con i tanti suasivi e delicatissimi effetti di luna, di mare, di luce e con splendide visioni e riflessioni d’anima". Nelle quaranta poesie de «La carezza della luna» galleggiano frammenti di vita scolpiti dalla potenza flautata del verso libero che rivela anche una dolce e fragile passione per le immagini di un paesaggio filtrato da un animo romantico. Riflessioni liriche tramate di immagini e simboli in cui la parola «canta» lungo orizzonti lumeggiati da una sorta di stupore del poeta che confronta i rumori dell’anima con il palcoscenico della natura.
Sfumature di sensazioni diverse e lontane si mescolano tra i barlumi dei fenomeni alla ricerca di una rivelazione: «È un giorno di timida allegria / mentre il sole muore tra i monti dolenti / e i silenzi senza fine». E’ un congedo dell’io solitario che cerca una sintesi con le emozioni meditative scaturite dallo sguardo in cammino sul mondo. Un’umanità sincera alla ricerca della luce.

mercoledì 22 aprile 2015

Le Edizioni Tracce a #Pescaraleggeperché - Giornata Mondiale del Libro


In occasione della Giornata Mondiale del Libro, le Edizioni Tracce di Pescara collaborano con l’amministrazione comunale di Pescara, con gli assessorati alla Cultura e al Turismo, insieme a tutte le biblioteche, librerie, case editrici e associazioni cittadine, per una nuova iniziativa di promozione del libro denominata #Pescaraleggeperché che si svolgerà domani, giovedì 23 aprile, a partire dalle ore 10.00 e per tutta la giornata, a Piazza Salotto, a Pescara.
 
Sarà una vera e propria festa del libro con incontri mirati per gli studenti delle scuole primarie e secondarie al mattino, presentazioni di libri di autori nazionali e locali, reading, performance, laboratori per bambini, info point per conoscere le biblioteche cittadine, stand delle librerie e delle case editrici. 
L'evento è inserito nella piattaforma nazionale di #ioleggoperché. 
Durante tutta la giornata le Edizioni Tracce saranno presenti con un proprio stand e venderanno i propri libri.
All'interno di questa variegata manifestazione, alle ore 15.30 si terrà la presentazione del saggio di Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta "Terra di Libertà" (Edizioni Tracce 2014). 
Presenterà Maristella Lippolis.
Dalla presentazione al libro a cura di Nicola Mattoscio:
Eppure, nonostante le sofferenze, il popolo abruzzese nei lunghi mesi della occupazione nazista seppe reagire con resistenza e resilienza, diremmo oggi, a voler sottolineare la capacità dei singoli e delle comunità locali di saper riscoprire il proprio destino dinnanzi alle sciagure provocate dal conflitto.
Piuttosto che lasciarsi andare alla paura, o al calcolo interessato, che avrebbe consigliato di mettere al riparo se stessi ed i beni necessari al proprio sostentamento, molte famiglie, soprattutto contadine, offrirono supporto materiale a tanti prigionieri fuggiaschi, disertori, renitenti ai bandi di leva o di lavoro, antifascisti attivi: li guidarono, mostrarono loro sentieri, vie di fuga e misero in comune il “poco che c’era”. Con questi gesti, tanti civili furono a loro modo resistenti perché anche con piccoli atti contribuirono in modo significativo all’esito della guerra. Soprattutto però le famiglie abruzzesi furono resilienti in quanto coi loro comportamenti di disinteressato aiuto offrirono una risposta morale e di intensa sensibilità umana alle atrocità della guerra.

Maria Rosaria La Morgia, laureata in Filosofia a La Sapienza di Roma, lavora in RAI dal 1978, prima come programmista-regista, poi come giornalista presso la redazione TGR Abruzzo. Fondatrice del Centro di cultura delle donne Margaret Fuller di Pescara (www.centrodonnemargaretfuller.it), attualmente è Presidente dell’Associazione “Il Sentiero della Libertà/Freedom Trail” e collabora alle riviste “Leggendaria” e “Rivista Abruzzese”.

Mario Setta, docente in pensione di Storia e Filosofia al Liceo Scientifico Statale Fermi di Sulmona, è curatore della collana di memorialistica degli ex prigionieri di guerra alleati intitolata “E si divisero il pane che non c’era”, cofondatore e storico dell’Associazione “Il Sentiero della Libertà/Freedom Trail”.