Condividiamo una recensione al libro di Nina Maroccolo "Animamadre" (Edizioni Tracce, 2012) a cura del poeta, critico letterario e critico d'arte Plinio Perilli:
“L’anima non puoi inumarla con la grammatica, la filosofia, gli intellettualismi boriosi”…
“Ma uno squarciavento rende panico il mio sogno, lo allucina. E fiorisce sott’acqua un melodramma anfibio”…
Un’intera, densa tramatura di archetipi, distilla, vena e suffraga questo romanzo intimissimo eppure “corale”, che di continuo ondeggia fra il sogno più inconscio e la favola popolare, il diario pedissequo di ogni giornata esiliata e affranta nella modernità, e l’omeopatica, sana dose-unica che sempre per fortuna ci riscatta l’anima e allevia i travagli indicibili della fantasia… “Le protagoniste ancillari di Animamadre patiscono la colpa, necessaria per il loro straripamento. O piuttosto, per il mio mutamento”…