Nell’ambito
del Salone del Libro di Poesia
promosso dall’Accademia Mondiale della
Poesia di Verona, si sono avvicendati importanti momenti.

Ha
presentato la scrittrice e giornalista Daniela Quieti e ha coordinato Nicoletta Di Gregorio, Presidente delle Edizioni Tracce.
Márcia
Theóphilo, che ha vinto anche il prestigioso Premio Eugenio Montale 2012 per la
Poesia, ha affascinato tutti con un canto lirico che si fa voce dei miti
della foresta, delle grandi visioni d’acqua, di vento, delle metamorfosi degli
elementi, in sintonia con la polifonia dei suoni di una natura di cui l’autrice
interpreta il grido di dolore in difesa della sua biodiversità e sopravvivenza
contro la deforestazione, l’inquinamento, l’invasione del cemento.


L’iniziativa, patrocinata
da: Parlamento Europeo, Commissione Nazionale Italiana Unesco, Ministero per i
Beni e le Attività Culturali, Regione Veneto, Provincia di Verona, Vodafone,
Accademia Kronos, Ufficio Scolastico Territoriale, FAI Fondo Ambiente Italiano
e WWF Oasi, ha registrato l’adesione di numerosi partecipanti nelle varie
sezioni. Presenti alla cerimonia l’Assessore alle Politiche Giovanili Alberto
Benetti, il Presidente dell’Accademia Mondiale della Poesia Giorgio Pasqua, la
poetessa e antropologa brasiliana candidata al Premio Nobel Marcìa Theophilo
Presidente della Giuria, il Direttore Vodafone per il Nord-Est Marco Ferrero,
Annalisa Tiberio dell’Ufficio Scolastico Territoriale e il Procuratore Capo del
Tribunale Militare del Nord Italia Enrico Buttitta.

Altri
riconoscimenti sono stati vinti da altri autori di Tracce quali Alfredo d’Ecclesia e Paolo Cordaro.
Il
titolo del concorso rende omaggio al poeta Andrea Zanzotto, recentemente
scomparso, che al paesaggio ha dedicato la sezione della sua prima
raccolta del 1951 "Dietro il paesaggio", e si ispira alla Convenzione
Europea del paesaggio, sottoscritta nel 2000 a Firenze dal Comitato della
Cultura e dell’Ambiente del Consiglio d’Europa.
Nessun commento:
Posta un commento