giovedì 22 marzo 2012

Prestigioso riconoscimento per Daniela Quieti al Premio "Il Golfo"



Prestigioso riconoscimento per la poetessa Daniela Quieti:

all'opera "L'ultima fuga" (Edizioni Tracce 2011, prefazione di Marcia Theophilo) è stato conferito il Primo Premio per la sezione "Libro edito di Poesia" in occasione della XVIII Edizione del Premio di Poesia e Narrativa "Il Golfo".
La cerimonia di premiazione si terrà a La Spezia il 15 aprile 2012.





Dal giudizio critico della giuria del Premio Scriveredonna 2009 composta da Maria Luisa Spaziani, Marcia Theophilo, Anna Maria Giancarli e Nicoletta Di Gregorio:

Una poesia dal ritmo serrato e di grande essenzialità, che si presenta al lettore con pudore e coerenza espressiva. Lo stile che si evidenzia in questi testi, moderno e suggestivo, è anche fortemente simbolico, con una tensione lirica messa in risalto da versi intensi ed evocativi.

Dalla prefazione di Márcia Theóphilo:
La poesia di Daniela Quieti rappresenta l’esperienza quotidiana di un’avventura dello spirito.
[...] nel dare forma ai suoi versi, si dedica, di fatto, a un lavoro sia di conoscenza che di riflessione con un’espressione sensoriale e affettiva: “A chi importa/ il mio passato/ sono nata all’alba/ e il crepuscolo/ già si avvicina./ […]./ Sento ancora/ cantare/ il mio fiume/ sostiene la vela/ il vento forte/ e l’albero gigante/ ha radici di linfa./ Il tempo è un luogo/ inesplorato/ sul bordo aperto/ del cielo”.[...]
Nella poesia il passato sgorga nel presente e il futuro è proprio qui: “Ha un respiro smarrito/ quest’assenza/ che sussurra l’inganno/ dell’attesa/ dispersa offerta/ […]/ spoglia di voci/ […]/ lungo il silenzio/ innamorato di ritorni/ che inappagato m’invade”.
[...] Lei tratta l’umano con il rispetto degli antichi eremiti, ma anche con la saggezza di chi fa della poesia il proprio pane quotidiano, molte volte amaro, come tutte le esperienze che non si possono condividere.
Un eremita la cui montagna dove raccogliersi è la città con il suo linguaggio di tutti i giorni: poeta che non si chiude in una torre d’avorio, ma che scrive sui giornali, parla alla radio, si insinua in una civiltà globale che lo lascia lavorare da solitario: “Bagliore nei tuoi occhi/ nuda ala di carezza/ mi rapisce/ m’ammanta di sospiri/ d’universo m’acceca/ e ti penso amore/ immagino il tuo abbraccio/ d’illusione/ riempio la lontananza/ io marinaio senza vela/ scopro una costa/ nella profondità/ dei desideri segreti/ con te/ dove la notte canta sull’alba”.
Lievi sorrisi, espressioni sofferte, volti dai tratti dolci, vanno a comporre questi versi.
Il testo è plurale, molte voci tramandano gli antichi valori che raccontano un passato perché le nuove generazioni possano conoscere, immaginare e non dimenticare.
Dovendo affrontare un paesaggio sconcertante, tragico, la poetessa prende le parole che le cadono a fior di pelle o a fior di anima, come se questo paesaggio lirico venisse ad ogni istante battuto, sferzato da un quotidiano peculiare nei tratti dell’esistenzialità.
Dopo la lettura del libro è impossibile non penetrare nel dolore del mondo e nella grande vitalità delle donne, nella loro capacità di resistenza e di rigenerazione della vita, di idealizzazione e di speranza.

Daniela Quieti è nata e vive a Pescara. Docente di Lingua e Letteratura Inglese, specializzata presso l’Istituto Italo-Africano, collabora con testate giornalistiche e fa parte di giurie di importanti concorsi, associazioni culturali e di volontariato. 
Ha pubblicato i libri: Cerco un pensiero, Tracce 2008, Altri Tempi, Tracce 2009, Uno Squarcio di sogno, Tracce 2010, Echi di riti e miti, Ibiskos Ulivieri 2010.
Suoi testi sono presenti in diverse antologie e riviste specializzate, anche tradotti in altre lingue.
Ha ricevuto significativi riconoscimenti in numerosi premi letterari fra i quali ha vinto, di recente: Scriveredonna, Città di Penne-Mosca-Università D’Annunzio, Un bosco per Kyoto, Città di Empoli Domenico Rea. 

L'ultima fuga
Edizioni Tracce, 2011
Poesia - Collana I Cammei
pp. 72 - € 11,00
ISBN 978-88-7433-730-9
Dimensioni cm. 19x14,5

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