giovedì 27 novembre 2014

Ammont'e ball: domani la presentazione della raccolta di poesie in vernacolo abruzzese di Giuseppe Parisio

Domani, venerdì 28 novembre, alle ore 17.00, presso la Sala Figlia di Iorio della Provincia, in Piazza Italia, a Pescara, si terrà la presentazione della silloge poetica di Giuseppe Parisio "Ammont'e ball".
Presenteranno Ubaldo Giacomucci (Presidente Edizioni Tracce - Poeta e Critico Letterario) e Daniela D'Alimonte (Saggista e Critico Letterario).
Si tratta di una raccolta di poesie in vernacolo abruzzese che contiene un vocabolario abruzzese - italiano dei singoli componimenti.
L'evento gode del patrocinio della Provincia di Pescara.
Dalla prefazione di Ubaldo Giacomucci:
Colpisce il lettore questa nuova proposta editoriale in dialetto, che raccoglie in volume una silloge piuttosto ampia e incisiva.
Solo apparentemente in Giuseppe Parisio il dialetto indica una “lingua popolare” legata a un territorio, in quanto una vera ricerca poetica condotta attraverso la definizione di uno stile e di un linguaggio offre al lettore esiti di significativa qualità.
La scelta del dialetto anziché dell’italiano diventa quindi un’operazione di selezione linguistico-lessicale che individua un’impostazione stilistica, ma soprattutto una dimensione culturale.
Come molti studiosi hanno sottolineato, certe forme linguistiche sono state create dalla cultura dotta e poi si sono modificate ma parzialmente conservate nel sopravvivere in un contesto popolare, creando una sorta di “archeologia del linguaggio”. Con un’operazione di grande spessore culturale, il poeta dialettale più autentico raccoglie tali forme di memoria linguistica, che rielabora e inserisce in un nuovo contesto, arricchito da una personale cifra stilistica.
D’altronde non esiste un’unica regola ortografica per trascrivere l’abruzzese; tale mancanza è probabilmente dovuta al fatto che l’eredità letteraria scritta di questo dialetto è minima.
L’Autore ci offre pertanto non letteratura popolare o folclorica, ma uno di quei testi che autori colti maggiori e minori hanno redatto nell’ambito della loro ricerca letteraria e culturale.
Un valore particolare al dialetto è stato attribuito solo in tempi relativamente recenti [...]. Affinché i dialetti non scompaiano diventando lingue morte, si è tentato e si tenta di studiare e recuperare appieno il senso culturale della parlata locale, anche in chiave di un recupero delle radici e dell’identità regionale. In questo senso si muove la ricerca poetica di Giuseppe Parisio, che propone una delle prove migliori della poesia dialettale abruzzese di area pescarese.

Giuseppe Parisio è nato a Turrivalignani (Pescara) il 22 marzo 1938. È stato direttore della biblioteca centrale della facoltà di Architettura e successivamente direttore della biblioteca universitaria unificata di Architettura, Economia, Lingue e Letterature straniere dell’Università degli Studi "Gabriele D’Annunzio" di Pescara.
Nella sua qualità di bibliotecario, ha pubblicato diversi volumi di ricerca bibliografica, tra cui La città nel 1976, Costruire scuole nel 1984, Antichi testi, nuove letture nel 1992.
All’interno dell’Università "G. D’Annunzio" ha organizzato numerose mostre di pittura allo scopo di valorizzare la produzione di artisti abruzzesi contemporanei.
Ha collaborato e collabora con giornali e riviste di vario genere sui temi dell’ambiente, dell’arte, della storia.
Vive e risiede a Pescara.

Nessun commento: