Giovedì 25 settembre, alle ore 18.00, presso Palazzo Ferrajoli, in Piazza Colonna 355, a Roma, si terrà la presentazione della silloge poetica di Nicola Sciannimanico La carezza della luna (Edizioni Tracce 2014 - prefazione di Davide Rondoni).
Modererà Clara Iatosti (giornalista TV2000).
Interverranno Plinio Perilli (Scrittore e Critico letterario) e Mons. Franco Perazzolo (Direttore Dip. Scienze Umane del Pontificio Consiglio della Cultura).
Voce recitante: Filly Balice.
"La nuova raccolta di poesie di Nicola Sciannimanico è molto significativa e intensa, con i tanti suasivi e delicatissimi effetti di luna, di mare, di luce e con splendide visioni e riflessioni d'anima".
Giorgio Bàrberi Squarotti
Dalla prefazione di Davide Rondoni:
Ci sono tremori che fanno vibrare il repertorio, ci sono sperdimenti che non riescono ad essere del tutto contenuti nel risorgente repertorio di immagini poetiche con cui l’animo di Nicola Sciannimanico agita i suoi pensieri, rammemora le sue emozioni, indaga i suoi movimenti, tra incanto, fiducia e tempo. Sì, ci sono sperdimenti, in quei “bagliori di felicità”, in questi millenari e sempre nuovi sguardi alla luna, e nella memoria che “arde”. Sguardo sempre concentrato sulla scena interiore, a cui le presenze tipiche del mondo illustrato dalla poesia, di lune, onde, cieli e aurore, sembra fare una corona risuonante e partecipe.
Sguardo di uno che dalla sua vita esteriore ha necessità di rientrare, di toccare le caverne azzurre e ferite del cuore, di affacciarsi dall’altra parte della mente, dove non si misurano le cose in impegni presi o da assolvere, ma in visioni da avere, in prospettive da cercare che diano all’infinito il senso dei particolari vissuti, degli amori, dei dolori, degli stupori.
La notte serve al poeta anche per questo. Le cose appaiono in una luce che pare mostrare l’altrove da cui sorgono davvero. Il repertorio è qui dominato, ammansito, verrebbe da dire. L’autore conosce il mestiere dei poeti o quel che molti reputano tale.
Di certo il suo animo ne avverte a tratti gli sperdimenti, le ferite e il desiderio infinito. Questo libro porta questo doppio segno, sincero, appassionato. Come una testimonianza di viva, ricca umanità.
Nicola Sciannimanico è nato nel 1958 a Castrovillari e vive a Roma.
Giovanissimo, subito dopo il liceo, ha avuto un'esperienza giornalistica nella redazione romana di un quotidiano sportivo nazionale, interrotta dopo un anno per dedicarsi completamente agli studi di giurisprudenza.
Da oltre trenta anni esercita la professione forense.
La sua opera prima di poesia "Un soffio dell'anima" ha avuto positivi riscontri da parte della critica ed ha richiamato l'attenzione dei media (TG1, TG2, TGR Toscana, TGR Piemonte),
Hanno scritto e si sono interessati della prima raccolta: Il Messaggero, Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Tempo, Il Mattino, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Nuovo Quotidiano di Puglia, La Nazione, Il Corriere Adriatico.
Gli è stata conferita la "menzione d'onore" per la XXXIX Edizione del Premio Letterario Casentino.
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