L'opera, ambientata in un Afghanistan lacerato e sconvolto, tratta i grandi temi di sempre - Amore, Morte e Guerra - e offre numerosi spunti di riflessione.
Dalla postfazione di Ubaldo Giacomucci:
Salvatore Maiorana fa percorrere al protagonista un itinerario esistenziale, anche mentale e interiore, da cui emergono emozioni e passioni profonde, ma anche suggestioni e motivi per dare senso e significato all’esistenza o, nell’ipotesi peggiore, per vanificarne la ricerca.
In questo senso il romanzo si costruisce come una sorta di romanzo di formazione alla rovescia, un salto nel buio delle mille incognite che la vita ci propone, un viaggio nell’enigma costante delle situazioni e delle scelte esistenziali.
Salvatore Maiorana, già docente all'Università di Firenze, è studioso di neuroscienze e di teatro inglese contemporaneo.
È autore di saggi e monografie. Le sue opere più note sono: Un sogno americano, Sintesi, Palermo, 1980; Lo spazio diviso, Marsilio, Venezia, 1984; Il Bosco di fragole, Edizioni Tracce 1995; Neuroscienze e Didattica delle lingue. La glottodidattica fra teatro, empatia e emotività, Edizioni Tracce, Pescara 2009.
Ha collaborato con il settimanale Sette del Corriere della Sera e con RaiUno e RaiTre.
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