venerdì 9 novembre 2012

ILLACRIMATA: una recensione a cura di Luigi Fontanella

Condividiamo con i nostri Lettori una recensione alla silloge "Illacrimata" di Nina Maroccolo, apparsa sulla rivista Internazionale di Poesia Italiana "GRADIVA" (Number 41 / 42 - Spring / Fall 2012), a cura di Luigi Fontanella:
Nuova prova, dal titolo suggestivamente para-foscoliano, e direi forse la più audace sul piano strutturale espressivo, di quest'autrice toscana, ma da vari anni ormai d'adozione romana, fecondamente attiva anche nel campo delle arti visuali, performative e musicali.

Scrive nella Prefazione Paolo Lagazzi che la scommessa di questo libro risiederebbe, fra le altre cose, in un "tentativo profondamente personale di rileggere il ruolo e il valore delle religioni, ponendole a confronto con la storia moderna e la sua arsione di ogni fede". In effetti questo libro frastagliato ed ellittico, fra prosa-poesia-teatro, si muove come attraverso una serie di interrogativi, di ripensamenti, di giustapposizioni e di "chiarificazioni" fra Storia e Fede, oscillando fra culture antropologiche divaricate, messe, tuttavia, a serrato confronto.
Ecco allora apparire l'Antelami della commovente Deposizione, opera che sembra quasi concentrare in se stessa la storia degli umili, degli "estromessi" e dei martiri - con la figura del Cristo lacerato e vilipeso in primo piano, e poi, come in un mescidato contrappunto storico-strutturale, si passa al Capriccio di Verga, intelligentemente articolato fra tono epesegetico (significato nei brevi cappelli in corsivo a ogni stanza) e afflato storico/emotivo. Fase centrale e acme dell'intera raccolta è la sezione eponima, costituita e costruita teatralmente, riguardante il celebre processo a Adolf Eichmann, con precisi personaggi chiamati a testimoniare errori e orrori della nostra cosiddetta civiltà occidentale, ovvero la nostra Storia concepita come uno "spirito infranto" (p.67). In ultima analisi l'Autrice tenta di conciliare - interrogandole - culture appartenenti ad ascendenze diverse, nelle quali miti e religioni, storie e arti si innervano nell'aggrovigliato dissipatio mundi, su cui, comunque, si distendono le ali impietose del Tempo. Significativa e toccante, in tal senso, è la suggestiva pagina finale nella quale vengono fuse, in un abile sincretismo cosmico, le figure archetipiche di Sole>Loto d'oro>piccolo Buddha; e "Terra Madre ne fu felice. Ma era stanca, molto stanca per godersi quella bella novità cosmica. / Prima di addormentarsi ebbe solo la forza di sussurrare: 'Per oggi ho camminato abbastanza...'".
(lf

Nina Maroccolo è nata a Massa nel 1966. Cresciuta in Sardegna da bambina, approdata a Firenze nel ’75 – dove ha studiato Arte e Musica – vive e lavora a Roma dal 2004.
Scrittrice, performer, artista visiva – è curatrice di libri e antologie.
Ha fatto parte della casa discografica CPI (Consorzio Produttori Indipendenti, Firenze), responsabile dell’Associazione Culturale “Il Maciste”. Ha partecipato a trasmissioni su RAI1, RAI2 ed altre emittenti televisive.
Pubblicazioni: Il Carro di Sonagli (City Lights Italia 1999), con prefazione di Alda Merini; Annelies Marie Frank (Empirìa 2004 – 2a ed. 2009), postfazione di Eleonora Pinzuti; Firenze-Roma (Pulcinoelefante 2004); Documento 976 – Il processo ad Adolf Eichmann (Nuova Cultura 2008), a cura di Fabio Pierangeli; Malestremo (Le Reti di Dedalus 2008), a cura di Marco Palladini; Nitrito d’Argento (Neobar 2009). Nel 2012 è uscito il suo romanzo Animamadre.
È presente in numerose antologie.

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