giovedì 21 giugno 2012

Aspettando l'harmattan: presentazione della silloge di Vilma Costantini al Lavatoio Contumaciale


Sabato 23 giugno, alle ore 18.40, presso il Lavatoio Contumaciale - Associazione culturale diretta da Tomaso Binga, in Piazza Perin del Vaga 4, a Roma, si terrà la presentazione della silloge di Vilma Costantini "Aspettando l'harmattan". 
Relatori dell'evento saranno Franca Rovigatti e Mario Quattrucci.
Per informazioni: tel. 06 8124829 - 06 36301333 - www.lavatoiocontumaciale.it
Dalla prefazione al libro:
Nella peculiarità di una scrittura dal ritmo lungo, delineata su poemetti incisivi, l’Autrice attesta una cifra stilistica originale ma non isolata nel campo della poesia contemporanea.
Si tratta infatti di una poetica vitale e coerente, lontana da esigenze di “emotività sintetica” o da soluzioni postermetiche, per avvicinarsi a quei territori poco esplorati dell’avanguardia che anche nel terzo millennio trovano ragioni profonde.
In effetti la specificità storico-sociale permette di collocarsi oltre le limitate dimensioni dell’io, di procedere da una poetica della soggettività a una poetica dell’oggettività.
La scorrevolezza del testo si accosta infatti alla forza icastica degli eventi, raggiungendo momenti di grande intensità espressiva e di rara efficacia formale, pur senza eccessive complicazioni sperimentali.
La modernità viene attestata dagli squarci surreali e dalla coerenza stilistica, ma soprattutto dall’efficacia di una poetica rigorosa, che nasce evidentemente da una grande consapevolezza della ricerca linguistica.
Lo sguardo di Vilma Costantini è felicemente spietato, e coglie le contraddizioni del potere e della storia dei vincitori negli eventi che narra con lucidità ed efficacia.

Vilma Costantini, scrittrice, giornalista e sinologa, è nata a Firenze e ha compiuto gli studi presso l’Università La Sapienza di Roma, specializzandosi in letterature slave e orientali.
Ha svolto un’intensa attività di traduzione sia dal cinese classico che dal cinese moderno. Ha inoltre tradotto alcune opere di narrativa di autori polacchi e russi.
Tra le traduzioni di opere dell’antico patrimonio letterario della Cina si segnalano:Pen Tsao, Antico codice di farmacologia (Garzanti, 1972), una breve scelta dal famoso codice miniato, presente nella Biblioteca Nazionale di Roma; Li Po, Tu Fu, Po Chu-i, Coppe di giada (UTET, 1985; TEA, 1988), antologia delle opere dei tre maggiori poeti cinesi di epoca classica; Chu Yuan, Li Sao, Incontro al dolore, (Lubrina Editore, 1989), poema arcaico, alle origini della poesia cinese.
Le traduzioni di opere cinesi moderne e contemporanee comprendono, tra le altre:
Ba Jin, Il giardino del riposo (Editori Riuniti, 1980); Wang Meng, Figure intercambiabili (Garzanti, 1989) e Pensieri vaganti nel Tibet (V. Scheiwiller, 1986).
Numerose traduzioni di poeti cinesi contemporanei sono stati pubblicate su riviste come “Alfabeta”, “il verri”, “Ritmica”, ecc.
Tra le opere saggistiche figurano:
Il socialismo in Cina prima di Mao (La Pietra, 1980), della collana “Il filo rosso” curata da Lelio Basso; Pechino, biografia di una capitale (Editori Riuniti, 2008).
Iscritta all’Ordine dei Giornalisti dal 1982, ha collaborato con i maggiori quotidiani, tra cui “La Repubblica”, dal 1985 al 1992.
Ha pubblicato numerose plaquette e libri di poesia, tra cui: In forma di parola (Rossi e Spera, 1987); Il corpo estraneo (V. Scheiwiller, 1989);Haiku (Ed.Pulcinoelefante, 2000); Sul lago Qinghai (Ogopogo, 2008).
Con le Edizioni Le Impronte degli Uccelli, di cui è titolare, ha pubblicato poemetti e raccolte: Il libro degli incontri (1999); Cammino inverso (2001); L’ombrello di Livingstone (2005); Gemini-Gemelli (2009).
Poesie e racconti sono presenti in numerose antologie.

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