martedì 27 marzo 2012

BALLO LENTAMENTE CON LE TUE OMBRE: presentazione della silloge poetica di Davide RONDONI edita dalle Edizioni Tracce



Giovedì 29 marzo, alle ore 17.00, presso il Palazzo Medici Riccardi - Sala Pistelli - Provincia di Firenze, in Via Cavour 1, a Firenze, si terrà la presentazione del libro di Davide Rondoni "Ballo lentamente con le tue ombre".
Relatori: Maria Grazia Maramotti, Carmelo Mezzasalma e Alba Donati.
Sarà presente l'Autore.


Dalla prefazione dell'Autore:

Perdonate lettori questa strana incursione o felice sbandamento. Questo non aver resistito al portento di una danza latina che sta facendo ballare il cuore del mondo. Danza che ha sangue italiano nelle vene, o meglio nostalgia italiana nelle vene. E che sta diventando una casa di parole e di ritmo per tante persone.
M’è accaduto così. Ho conosciuto due ballerini che nelle loro serate in giro per i luoghi più strani, bar, saloni, circoli e ancora bar, intrattenevano il gentile pubblico e anche i distratti, col bicchiere in mano o già curvi sul banco, con brevi cenni di storia del tango (i primi ritmi campesinos, i balli tra uomini, la vena italiana, le milonghe e la voce di Borges…).
Ne ballavano alcuni, intensi. E ne leggevano i testi.
E allora, un poco invitato da loro – Carlotta, due lauree e grande devozione, e Patricio, un simpatico elegante ex giocatore di calcio – e un poco per mia naturale sfrontatezza ho voluto aggiungere la mia voce al loro dono del tango.
Da allora si gira talvolta insieme.
Loro ballano e parlano, io leggo alcune di queste pagine.
Cosa ne sia venuto non so bene. Son l’ultimo come sempre a saperlo. So che c’è azzardo di ogni genere nel dare alle stampe un libretto così. Ma la cordialità della radiosa editrice è stato l’ultimo invito che mancava. Ed ora eccolo, impreziosito dai sorprendenti disegni del bravo Andrea.
Non credo che tra le arti ne esista una più vicina alla poesia della danza. E il tango, con quella magia dei corpi che si svela come nostalgia, come rapimento e rispetto, ha una speciale amicizia per la poesia.
Il libro, come ogni piccola o grande opera, ha molti sotterranei fiumi che lo nutrono. Lo so. Tanti eventi hanno segnato o fatto tremare le mie mani allo scriverlo. Tanti volti, tante memorie.
Ora che lo lascio andare, so che doveva essere.


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