giovedì 22 gennaio 2015

Terra di libertà: venerdì 23 gennaio la presentazione presso la Fondazione Pescarabruzzo

Domani, venerdì 23 gennaio, alle ore 17.15, presso la sede della Fondazione Pescarabruzzo, in Corso Umberto I, 83, a Pescara, si svolgerà la presentazione del volume curato da Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta Terra di libertà - Storie di uomini e donne nell'Abruzzo della seconda guerra mondiale (Edizioni Tracce - Fondazione Pescarabruzzo 2014).
Saluti: Marco Alessandrini (Sindaco di Pescara).
Interventi: Nicola Mattoscio (Presidente Fondazioni Pescarabruzzo e Brigata Maiella); Elena Aga Rossi (già docente ordinaria di Storia Contemporanea presso l'Università degli Studi dell'Aquila e la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione); Ruggero Ranieri (fondatore e Presidente della Fondazione Ranieri di Sorbello di Perugia).
Moderatore: Mauro Tedeschini (Direttore del quotidiano “Il Centro”).
Conclusioni: Luciano D'Alfonso (Presidente della Regione Abruzzo).

“Terra di Libertà”, a cura di Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta, è un libro che presenta storie di uomini e donne nell’Abruzzo nella seconda guerra mondiale. Un libro corale. Un caleidoscopio che offre l’immagine di una terra calpestata e violentata, di una gente derelitta e schiacciata. Si leggono tra le pagine la guerra, il terrore, la morte. E nel quadro stesso di abbandono e di disperazione, la volontà di non morire. La forza di resistere e sollevarsi dalle macerie dei corpi ammucchiati e delle pietre accumulate.
L’Abruzzo di quel tempo è restituito attraverso le molteplici voci raccolte: la testimonianza di Virginia Macerelli, la sopravvissuta dell’eccidio di Pietransieri. La lettera del pastore Michele Del Greco, prima di essere fucilato. I bombardamenti. I campi di concentramento di Chieti, Sulmona, Avezzano. La lunga sfilata delle memorie autobiografiche dei prigionieri di guerra alleati aiutati dagli abruzzesi è aperta dal diario autografo del Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, tra gli instradati sul “Sentiero della Libertà” da Sulmona a Casoli. E infine la Brigata Maiella, che per il sacrificio e il valore tutte le esperienze riassume.
Il testo restituisce così con inedita pienezza il senso storico, civile e morale che ebbe nella nostra terra, il fenomeno della “Resistenza”, in special modo nella sua declinazione più diffusa, quella “Umanitaria”.

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