giovedì 29 gennaio 2015

En plein di premi per Antonella Antinucci al Premio Efesto - Città di Catania 2014

Lo scorso 22 dicembre, in occasione della cerimonia di premiazione del Premio Efesto - Città di Catania 2014, presso il Teatro Angelo Musco di Catania, Antonella Antinucci ha ricevuto il Primo Premio nella sezione "Edo Gari" - Poesia in Lingua, dedicata al magistrato e grande uomo di teatro - per la poesia "Un'alba (il mio corpo senza crosta)" contenuta nella silloge Burqa di vetro (Edizioni Tracce, 2014 - prefazione di Dacia Maraini). 
La poesia è ispirata alla prima donna vittima di femminicidio in Italia dell'anno 2012, Lenuta Lazar, prostituta rumena, accoltellata, spogliata e gettata in un canale da un suo cliente occasionale, ritrovata all'alba del 2 gennaio a Chiesuol del Fosso (Ferrara).
Nella stessa sezione la poetessa ha ottenuto il Terzo Premio ex-aequo per la poesia Le mie unghie dallo smalto color giardino, contenuta nella stessa silloge e dedicata a Gabriella Falzoni, strangolata con un foulard dal marito a Mozzecane (Verona) il 4 marzo 2012.
Antonella Antinucci ha ricevuto anche il Secondo Premio nella sezione Testo Teatrale "Mariella Lo Giudice", dedicata alla grande attrice scomparsa nel 2011, per il testo "D'Annunzio e il pesce rosso", ispirato a un episodio della vita del Vate per il quale aveva precedentemente scritto il racconto "Il pesce rosso", vincitore assoluto alla X edizione del premio Città di Colonna - La Tridacna (Roma) del 2013, nella sezione dedicata a Gabriele d'Annunzio, e segnalazione di merito alla prima edizione del Premio Civitaquana.
La serata è stata condotta brillantemente dal magistrato e scrittore Santino Mirabella e allietata dalla presenza di personaggi del mondo della cultura, tra i quali gli attori Tuccio Musumeci e Miko Magistro, componenti, insieme a Pippo Pattavina, della giuria finale della sezione teatrale del premio.
Rita Gari e Miko Magistro hanno premiato Antonella Antinucci rispettivamente nelle sezioni Poesia e Testo Teatrale e l'attrice Valentina Ferrante ha letto il testo della poesia vincitrice.




Antonella Antinucci vive e lavora a Pescara. Pubblica il primo racconto, dal titolo I colori rubati, sulla rivista Tracce, nel 2006.

La silloge Burqa di vetro, opera prima dell’autrice, vince il primo premio alla XXI edizione del Premio Letterario Nazionale Scriveredonna. Con il racconto Il pesce rosso, ispirato a un episodio della vita di Gabriele d’Annunzio, è vincitrice assoluta alla X edizione del Premio Città di Colonna – La Tridacna (Roma) nella sezione dedicata al Vate.
Altri racconti, componimenti poetici e testi teatrali hanno ricevuto premi e riconoscimenti a Roma, Modena, Viareggio, Palermo e Catania.
Espone in mostre d’arte e fotografia.
Nel 2014 approfondisce il tema della condizione femminile e della violenza contro le donne con la mostra fotografica LA DONNA - Trilogia del nero (2013)/Trilogia del bianco (2011), in collaborazione con l’artista Nina Kanchura, e con l’installazione di Land Art Passepartout (metamorfosi culturale di liberazione femminile), selezionata al Premio Art in the Dunes e allestita sulle dune della riserva naturale di Punta Aderci a Vasto (Chieti).
Allieva della Scuola Nazionale di Drammaturgia diretta da Dacia Maraini, ha studiato con importanti esponenti del teatro contemporaneo.

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