lunedì 27 ottobre 2014

L'uomo che ascoltava le 500: venerdì 31 ottobre la presentazione del nuovo libro di Francesco Paolo Tanzj

Venerdì 31 ottobre, alle ore 17,30, presso la  Biblioteca Michele Romano di Isernia si svolgerà la presentazione dell’ultimo libro di Francesco Paolo Tanzj L’uomo che ascoltava le 500.
Il libro è una raccolta di racconti, alcuni dei quali ambientati in diverse località della provincia.
Si tratta di racconti di genere diverso, alcuni dei quali vere e proprie fiction (Passata è le tempestaSonnoVilla Demidoff), altri resoconti più o meno autobiografici (Passaggio ad ArnaraCagliari), altri ancora infine appunti di viaggio o descrizioni oggettive (pur se colorate di soggettive divagazioni) di luoghi o personaggi conosciuti e frequentati (Nel “villaggio dei trulli”, Il museo della pietra fantastica, Il destino delle idee, Ashley Gardens, Milka è tornata, La zuppa di Elia, La campana sotto la neve).
Il racconto L’uomo che parlava alle 500 è la versione romanzata e ironica di una storia realmente accaduta.
Due sono già stati pubblicati: Passata è le tempesta nell’antologia “18 racconti più due”, a cura di Gianni Spallone, Edizioni Il Bene Comune, Campobasso 2010; mentre Milka è tornata è apparsa nel n° 3 della rivista “Meridione. Sud e Nord nel Mondo”, curata da Guido D’Agostino e Mario Rovinello, Napoli 2011. L’ultimo: Nanni Moretti ti odio, è un atto d’accusa semiserio al noto regista e a un genere di cultura imperante e non sempre coerente con le proprie origini, estensibile ad altri personaggi del panorama letterario, musicale e sociologico dei nostri tempi... 
L’intera raccolta si chiude, a mo’ di postfazione, con una Dichiarazione di scrittura, dove l’autore esprime le sue personali considerazioni (in certi casi anche polemiche) sulla scrittura creativa in genere e sulle condizioni della letteratura italiana contemporanea.
La tipologia del racconto è assai diversificata, anche perché qui viene per lo più utilizzata per ispirazioni e obiettivi spesso lontani da un uso classico di tale genere letterario. Stili diversi dunque, quasi reportages (molto poco) giornalistici, che spaziano su tematiche e ispirazioni tra le più disparate, contenenti tuttavia un fil rouge costituito dall'esperienza esistenziale e letteraria dell’autore, che si rivela qua e là tra le righe e le atmosfere provenienti dal testo complessivo.

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