Nell'ambito della prima rassegna dei Salotti Letterari d'Estate a Tortoreto Lido, organizzati dall'Assessorato alla Cultura del Municipio di Tortoreto e dell'Associazione Editori Abruzzesi, mercoledì 28 agosto alle ore 21:00, presso il Lido Manakara (lungomare Sirena), si svolgerà l'incontro con Paolo D'Arpini - che parlerà del suo libro "Riciclaggio della memoria - Appunti, tracce e storie di Ecologia Profonda, Bioregionalismo e Spiritualità Laica" e Michele Meomartino - che presenterà il suo ultimo libro "Rivoluzione domestica - l'arte di vivere con cura".
Interverranno la Dott.ssa Alessandra Richi (Assessore alla Cultura del Comune di Tortoreto) e l'editore Ubaldo Giacomucci.
Dalla prefazione al libro "Riciclaggio della memoria" a cura di Michele Meomartino:
"Come un frutto maturo, dopo un lungo e meditato viaggio interiore, Paolo D'Arpini con slancio generoso e sincero porge all'attenzione di quanti leggeranno questo libro le sue attente e lucidi riflessioni. Lungi dall'essere una comunicazione “ispirata”, di chi, dall'alto della sua presunta superiorità morale, dispensa “pillole di saggezza”, unicamente preoccupato a reclutare proseliti e a soddisfare il suo smisurato narcisismo, queste pagine ci rivelano l’anima dell’autore che si è nutrita di acute osservazioni, di dialogo e di confronto, aperto e trasparente, lungo i diversi percorsi della vita che ha condiviso con tanti ricercatori e spiriti liberi.Egli conosce la potenza delle parole che sanno disegnare nuovi immaginari e suscitare intrepide emozioni, ma non ha voluto sedurci con parole suadenti e frasi barocche. La sua onestà intellettuale lo ha portato a soffermarsi sul significato originario dei singoli vocaboli senza attardarsi nelle sottigliezze del sofista. Il suo scrupolo gli ha suggerito un uso filologico corretto lasciando pochissimo spazio alle ambiguità della parola, nonostante ogni forma di linguaggio ne sia completamente immune. C’è sempre uno scarto, un resto tra linguaggio e messaggio, che non va minimizzato per una dinamica e parziale comprensione. L’evidenza si fa spazio da sola nella mutevolezza delle forme, nel tempo e nello spazio, ma noi possiamo favorire il suo manifestarsi se la lasciamo fluire liberamente osservandola con un occhio scevro da pregiudizi e speculazioni strumentali. Con questo libro, dopo anni di pratica attiva e una vita non certo ordinaria, nel senso che non è stata avara di esperienze, per usare un eufemismo, l’autore propone in modo chiaro, unitario e coerente la sua complessa e interattiva visione della vita, nella molteplicità dei rapporti che in essa si intrecciano [...]
Dalla premessa al libro "Rivoluzione domestica" a cura dell'Autore:
"Ritengo doveroso e onesto da un punto di vista intellettuale far presente al lettore e alle lettrici le modalità che ho scelto nella scrittura di questo libro in cui la preoccupazione principale è stata quella di raccontare fedelmente la vita del protagonista Antonio D’Andrea. Anche se nessun libro potrai mai avere la pretesa di raccontare la complessità e la profondità di un essere umano, fosse anche il più esaustivo. Il mistero che ogni uomo racchiude non si lascia svelare facilmente dalle parole e dai nostri immaginari per quanto seducenti e rappresentativi.
Nelle pagine che ho scritto ho cercato di essere aderente alla realtà dei fatti così come mi sono stati raccontati e alle fonti che ho consultato. Il libro è un’opera biografica. L’unica licenza che mi sono permesso e a cui sono ricorso è stato un artificio in cui il protagonista narra in prima persona la sua storia. Di fatto, c’è la mediazione della mia scrittura e del mio stile narrativo. Antonio, forse, avrebbe raccontato di sé usando espressioni e frasi diverse. Le ragioni che mi hanno spinto a fare questa scelta nascerebbero dalla convinzione che il racconto che promana direttamente dal protagonista acquisterebbe più forza e creerebbe quel pathos tra lui e il lettore indispensabile per una comprensione più profonda del testo. Il mio è solo un auspicio. [...]"
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