mercoledì 26 giugno 2013

Dalla Parola ai Fatti, ovvero il Vangelo nella vita dei laici

Condividiamo la recensione al libro di Laura Jouakim Cesarano "Dalla parola ai fatti" apparsa su "Il Mattino" domenica 23 giugno a cura di Nadia Verdile.
Se pensate che parlare di Gesù sia un fatto di Chiesa ricredetevi. «Dalla parola ai fatti. Manuale laico per lavorare nella Vigna del Signore» ne è la prova.
Scritto da Laura Cesarano Jouakim, il libro, fresco di stampa, è un delizioso (ma per leggerlo bisogna essere disposti a mettersi in discussione) excursus nella vita di tutti i giorni.
Una guida per imparare a leggere i propri comportamenti, per correggere gli errori di tutti i giorni, per scoprire che qualche millennio fa le pillole di saggezza che ci propinano con gli aforismi pubblicati sulle pagine di facebook avevano già storia e vita. Nelle Sacre scritture, nell’Antico e nel Nuovo Testamento. 
«Nella vigna del Signore – recita l’incipit del libro – c’è da fare per tutti: credenti, atei, agnostici e indecisi». Un libro trappola perché non tiene fuori nessuno. Chi non è stato mai innamorato? Chi non ha un amico? Chi non vive l’esperienza del lavoro, della famiglia, della convivenza? Usando lo strumento che più le si confà, la parola, Laura Cesarano svela vizi e virtù di un mondo, quello degli umani, che perdono la gran parte del tempo della vita a farsi male e a far male. Quello di Laura è un libro sull’ottimismo. Istilla gocce di speranza ad ogni pagina. C’è Dio nelle sue riflessioni ma mai e poi mai si ha l’impressione di leggere un libro di religione. Di fede sì, fortissima. L’autrice ci crede, crede nel Dio che è principio e fine di tutte le cose, crede nella bontà degli umani.
Edito per i tipi della Edizioni Tracce, casa editrice di Pescara, il libro è un invito a ripartire da sé, a conoscere la profondità del messaggio evangelico che è l’alfa e l’omega della storia dell’umanità. Dotto, senza mai pesare per il lettore, il volume denso di citazioni bibliche, non manca di lanciare qualche stoccata alla Chiesa, talvolta lenta nel comprendere i mutamenti della società e rigida su posizioni che riguardano la sfera strettamente personale della gente. La Cesarano, counselor ed esperta in mediazione e comunicazione interculturale per la gestione del conflitto, applica le sue competenze professionali alla lettura e rilettura dei testi sacri. Ne viene fuori il ritratto dell’umanità, che la sua fede profonda e radicata legge con occhi disincantati ma sorprendentemente positivi, come grande espressione artistica di un Maestro che, con pennellate invisibili agli atei e agli agnostici, trasforma il nulla in capolavoro eterno.

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