martedì 16 aprile 2013

"Come foglie in autunno": il 20 aprile la presentazione del libro di Ester Cecere a Pietrasanta

Sabato 20 aprile, alle ore 18.00, presso la Galleria d'Arte Open One, in Via Aurelia Sud km 365, 7, ang. Via Marella, a Pietrasanta (LU), si terrà l'evento "Le mani e le parole" durante il quale verranno presentati i libri: "Viaggio Scalza" di Simona Bertocchi e "Come foglie in autunno" di Ester Cecere.

Relatrice: l'artista Lucilla Gattini.
Letture di Manola Pieruccioni.
Si terrà, inoltre, l'inaugurazione dello scultore Achille Pardini, in esposizione fino al 6 maggio.
Dalla prefazione di Ninnj Di Stefano Busà:
In questa sua seconda raccolta poetica, che porta il titolo emblematico Come foglie in autunno, Ester Cecere appare più incisiva e coesa. L’esigenza di controllo sulla parola si fa più avvertita ed emozionata, pure se appartenente ad una scrittura che palesa fortemente il bisogno in sé di dialogare, di esternare il disagio accompagnando la scrittura con accenti suggestivi, che tendenzialmente si sviluppano in più ampie volute d’emozioni, come ad es. “acqua che spenga i sensi” o “fiele in bocca/ il sapore di una vita/ spesa in un alveare pazzo/ senza produrre miele”.
Sono parole decise che preludono a sensazioni di sconforto e ad atteggiamenti più palesi di contrasto, verso quelle ombre che in ognuno hanno ragion d’essere e vanno ridimensionate e superate, con la dovuta indulgenza e il coraggio di saper guardare la vita a testa alta, combattendola nei suoi atteggiamenti più ostili e contraddittori.
Ma quello che questa poesia esprime è molto di più: vi è una nostalgia stemperata al fuoco dell’analisi introspettiva, vi sono le gioie piccole e sincere che “il diafano sipario asciuga”. E vi è la fede del Risveglio con: “Solo ora ti vedo./ Negli occhi senza luce/ del bimbo denutrito/ nella ragazzina violata/.../ nello sguardo smarrito del randagio/ che per tutti chiede perché”. [...]
Gli affetti sono sempre in primo piano o sullo sfondo: cercano supporti e cenni sicuri di speranza, ambiscono a spazi condivisibili e consapevoli che talvolta trovano la meditata trasposizione nel loro itinerario di fede. E appaiono come desideri di luce, progettano episodi crepuscolari in cui, pur attenuandosi i colori del giorno in orizzonti a volte distratti, evanescenti, restino saldi nella memoria e inalterati i sentimenti necessari al disgelo dell’anima, alla sua evoluzione spirituale e umana.
Sullo sfondo di un panorama denso di immagini e vivido per una coscienza lirica che lo simboleggia e lo coglie, vi è sempre trascritto a lettere cubitali un dolore, sordo, acuto, trattasi del dolore universale, trattasi della parabola più sofferta dell’intero pianeta. Non vi è gioia senza lacrime sembra tradurre la poetica di Ester Cecere, non vi sono sogni senza la sofferenza del risveglio.
Audaci i nostri sensi ci indicano la rotta del cuore, che spesso percorre territori impervi, e tuttavia, continua a pulsare la vita col suo battito d’ala ferita. [...] 

Ester Cecere è nata a Taranto il 30 aprile 1958, dove vive e lavora presso l’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche, interessandosi di biologia marina. È sposata e ha due figli.
Ad ottobre 2010 ha pubblicato la sua prima silloge dal titolo “Burrasche e Brezze” (edizioni Gruppo Albatros Il Filo, Roma) che raccoglie le poesie scritte sin dall’adolescenza.
Da gennaio 2011, ha iniziato a partecipare a premi e concorsi letterari, ricevendo sino ad ora, sia per poesie inedite che per la suddetta silloge, ventidue riconoscimenti, tra i quali il “Premio del Presidente” alla XXV Edizione del Premio “Val di Magra Roberto Micheloni” (Aulla, MS) ed il Premio Speciale della Giuria “Aristide la Rocca” Opera Prima alla XVII Edizione del “Premio Internazionale di Poesia Poseidonia Paestum”.
Una sua poesia “Centrale nucleare” è pubblicata nel libro “Scissione blues. Poesie contro le centrali nucleari” (a cura di Daniele Giancane. Autori Vari. Edizione La Vallisa, Bari 2011).
Sue opere sono inserite nelle diverse antologie dei premi, fra le quali “Atti del Premio Mario Luzi – Edizione 2011”, riservata alle migliori opere in concorso (Fondazione Mario Luzi Editore, Roma).

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