venerdì 29 marzo 2013

"Il viaggio mi percorre": il giudizio critico di Franco Campegiani alla silloge di Maria Teresa Codovilli

Condividiamo il giudizio critico di Franco Campegiani sulla poetica della silloge "Il viaggio mi percorre" di Maria Teresa Codovilli.
"... Trovo questa poesia agganciata all'unità dell'essere e del tempo, di ciò che muta e non muta, in forme esplicite e fascinose. Il tuo poetico pensiero mi avvince e mi convince, soprattutto nel punto in cui annuncia che ciò che è identico a sé stesso è in realtà sempre altro e diverso da sé (e viceversa): "Io sto qui, eppure.../ ... altro,/ di momento in momento,/ mi percorre e muta". E' un concetto che prende forma in mille ossimori incandescenti, come ad esempio questo: "La multiforme identità del verde" (ma ce ne sono tantissimi altri).
La tua poetica è un esempio vivente di quell'armonia dei contrari, testimone del matrimonio segreto che continuamente si consuma tra poesia e filosofia.
Non parlo ovviamente di filosofia razionalistica, ma di quell'irrazionalismo misterico - presocratico e modernissimo nello stesso tempo - che annuncia la coappartenenza dell'assoluto e del relativo. La poetica del "viaggio" assume, in questa luce, valenze particolari, giacché non è più Ulisse a viaggiare, ma a lasciarsi viaggiare dall'essere spirituale che è in lui.
E mi piace l'immagine dell'eterno presente che soggiace a questa tua poesia, trascinando lo sperimentalismo avanguardistico nel territorio "senza luogo e senza tempo" del mistero.
Mi sento compreso nel profondo da un'anima che sta viaggiando al mio fianco, e procede nel mio stesso cammino..."

Comunichiamo ai nostri lettori, inoltre, che la silloge si è classificata tra i 15 finalisti al Premio Internazionale Alda Merini (su circa 700 partecipanti).

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