Condividiamo il giudizio critico di Franco Campegiani sulla poetica della silloge "Il viaggio mi percorre" di Maria Teresa Codovilli.
"... Trovo questa poesia agganciata all'unità dell'essere e del tempo, di ciò che muta e non muta, in forme esplicite e fascinose. Il tuo poetico pensiero mi avvince e mi convince, soprattutto nel punto in cui annuncia che ciò che è identico a sé stesso è in realtà sempre altro e diverso da sé (e viceversa): "Io sto qui, eppure.../ ... altro,/ di momento in momento,/ mi percorre e muta". E' un concetto che prende forma in mille ossimori incandescenti, come ad esempio questo: "La multiforme identità del verde" (ma ce ne sono tantissimi altri).
La tua poetica è un esempio vivente di quell'armonia dei contrari, testimone del matrimonio segreto che continuamente si consuma tra poesia e filosofia.
Non parlo ovviamente di filosofia razionalistica, ma di quell'irrazionalismo misterico - presocratico e modernissimo nello stesso tempo - che annuncia la coappartenenza dell'assoluto e del relativo. La poetica del "viaggio" assume, in questa luce, valenze particolari, giacché non è più Ulisse a viaggiare, ma a lasciarsi viaggiare dall'essere spirituale che è in lui.
E mi piace l'immagine dell'eterno presente che soggiace a questa tua poesia, trascinando lo sperimentalismo avanguardistico nel territorio "senza luogo e senza tempo" del mistero.
Mi sento compreso nel profondo da un'anima che sta viaggiando al mio fianco, e procede nel mio stesso cammino..."
Comunichiamo ai nostri lettori, inoltre, che la silloge si è classificata tra i 15 finalisti al Premio Internazionale Alda Merini (su circa 700 partecipanti).
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